Lady Rousseau by Enrica Sabatini

Lady Rousseau by Enrica Sabatini

autore:Enrica Sabatini [Sabatini, Enrica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 2022-01-25T12:00:00+00:00


7

La guerra a Rousseau e alla democrazia dal basso

L’incontro con Luigi Di Maio avvenne a gennaio del 2020 in una saletta nel Palazzo dei Gruppi presso la Camera dei deputati.

«Luigi vorrebbe vederci,» mi aveva scritto Davide «ci troviamo direttamente sotto al Palazzo dei Gruppi.» Davide e io eravamo a Roma per una serie di appuntamenti e di attività di coordinamento con il MoVimento e non era insolito che vedessimo il capo politico, che in quel momento era appunto Luigi Di Maio.

Per andare all’appuntamento camminavo con passo deciso per le strade romane del potere e della bellezza: la sontuosa e soleggiata Piazza Navona, le caratteristiche vie dei Canestrari e degli Staderari, la piccola e caotica Piazza di Sant’Eustachio, crocevia di turisti e di auto blu, e poi ancora Piazza San Luigi de’ Francesi, con i reporter e le telecamere sempre pronte a placcare il politico di passaggio, ma anche le piccole librerie indipendenti, i bar e i ristoranti. Ecco, mentre mi spostavo dalla zona del Senato verso la Camera dei deputati, non pensavo minimamente che nei minuti successivi avrei ricevuto una notizia che avrebbe gettato la prima forza politica parlamentare nel caos totale.

«Ho deciso di dimettermi da capo politico.»

Luigi ce lo comunicò a bruciapelo spegnendo sui nostri volti le espressioni rilassate con le quali avevamo iniziato la conversazione. Rimasi di stucco. Seduta di fronte a lui, totalmente incredula, mi voltai a guardare Davide per intercettare una sua reazione, come a volermi convincere che quelle parole fossero state pronunciate davvero. Il suo sguardo era fisso su Luigi e imperscrutabile come sempre. Stava registrando la notizia e, conoscendolo, stava valutando gli effetti come si scruta una montagna sulla quale una slavina sta per trasformarsi in una valanga.

Luigi era stato eletto capo politico con il voto su Rousseau nel 2017 e la sua proclamazione era avvenuta durante il raduno nazionale di Italia 5 Stelle a Rimini. Nel rapporto con Rousseau si era dimostrato un capo politico disponibile, attento e, caratteristica che ammiravo in lui, sempre pronto a entrare nel merito delle questioni.

Negli anni del suo mandato ci raggiungeva solitamente a Milano per sbrigare le pratiche necessarie che, di volta in volta, si presentavano: liste amministrative da certificare, candidature per elezioni regionali da far votare, cause legali da dirimere o nuovi strumenti di partecipazione da sviluppare. Tutto ciò che una forza politica doveva gestire a livello amministrativo, burocratico, legale, comunicativo e organizzativo per il coordinamento degli eletti o il coinvolgimento dei cittadini trovava una soluzione tra le pareti delle nostre stanze.

L’ufficio in via Morone era il posto ideale per lavorare in modo sereno ed efficiente, ma anche per evitare inutili clamori o strumentalizzazioni mediatiche. Se a Roma ogni sua mossa o dichiarazione anche privata poteva diventare retroscena spifferato a qualche giornalista, questo non avveniva mai a Milano, dove vigeva un codice etico che per quindici anni avrebbe garantito a lui, ma a chiunque avesse varcato la soglia dei nostri uffici, di non essere mai né usato né venduto.

Mi piaceva il rapporto tra Davide e Luigi.



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