Lady Susan - the Watsons - Sanditon by Jane Austen & George Timcke

Lady Susan - the Watsons - Sanditon by Jane Austen & George Timcke

autore:Jane Austen & George Timcke [Austen, Jane & Timcke, George]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9781912145447
Amazon: 1912145448
editore: Timcke & Company Limited
pubblicato: 2017-09-29T00:00:00+00:00


Il terzo giorno dopo il ballo, mentre Nanny, alle tre meno cinque, stava iniziando a darsi da fare nel salotto con il vassoio e il portaposate, all’improvviso fu richiamata alla porta d’ingresso da uno schiocco tipico di un colpo di frustino, e sebbene incaricata da Miss Watson di non lasciar passare nessuno, dopo mezzo minuto ritornò, con un’espressione profondamente costernata, per introdurre in salotto Lord Osborne e Tom Musgrave.

È facile immaginare la sorpresa delle signorine. Nessun ospite sarebbe stato gradito in quel momento, ma ricevere visite di quel genere, un ospite come Lord Osborne, insomma un nobiluomo e un estraneo, era davvero penoso. Sembrò lui stesso un po’ imbarazzato, quando, dopo essere stato presentato con disinvoltura dal suo ciarliero amico, borbottò qualcosa a proposito dell’onore che si era concesso facendo visita a Mr Watson. Anche se Emma non poté fare a meno di considerare la visita come un omaggio rivolto a lei, non ne fu affatto gratificata. Coglieva appieno l’incoerenza di un rapporto d’amicizia di quel genere, considerato il tenore di vita modesto al quale erano costretti; ed essendo stata abituata a uno stile di vita più elegante in casa della zia, era perfettamente consapevole di tutto ciò che, nella sua attuale dimora, avrebbe potuto esporli al ridicolo di fronte alle persone più ricche.

Elizabeth percepì solo vagamente il disagio di quella circostanza: il suo animo più ingenuo, o più semplicemente il suo buonsenso, la salvarono dall’umiliazione, e sebbene patì un indefinito senso di inferiorità, non provò vera e propria vergogna. Mr Watson, come i signori avevano già saputo da Nanny, non si sentiva abbastanza bene da scendere in salotto. Presero posto con molta sollecitudine: Lord Osborne vicino a Emma, e Mr Musgrave, insuperbito dalla rilevanza del suo ruolo, dall’altro lato del caminetto con Elizabeth. A lui non mancavano certo le parole, ma Lord Osborne, dopo essersi augurato che Emma non avesse preso freddo al ballo, per un po’ non ebbe più nulla da dire e poté soltanto soddisfare la vista, lanciando occasionali occhiate alla sua graziosa vicina. Emma non si preoccupò affatto di intrattenerlo, ed egli, con grande sforzo mentale, formulò la dichiarazione che era davvero una giornata molto bella, e poi la domanda: «Avete fatto una passeggiata, stamattina?»

«No, mio signore. Pensavamo che ci fosse troppo fango».

«Dovreste indossare gli stivaletti». E dopo un’altra pausa: «Nulla fa risaltare una bella caviglia più di uno stivaletto: il nanchino5 sta benissimo con le calosce nere. Non vi piacciono gli stivaletti?»

«Sì, ma, a meno che non siano così resistenti da comprometterne la bellezza, non sono adatti alle passeggiate in campagna».

«Le signore dovrebbero cavalcare, quando c’è troppo fango. Voi cavalcate?»

«No, mio signore».

«Mi stupisco di tutte le signore che non lo fanno. Non c’è niente di più attraente di una donna che cavalca».

«Ma non tutte le donne possiedono questa inclinazione, o i mezzi necessari».

«Se sapessero quanto giova alla loro bellezza, avrebbero tutte l’inclinazione e penso, Miss Watson, che una volta che c’è l’inclinazione, i mezzi seguirebbero di conseguenza».

«Sua Signoria crede che noi possiamo sempre seguire la nostra strada.



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