L'algoritmo e l'oracolo by Alessandro Vespignani

autore:Alessandro Vespignani [Vespignani, Alessandro]
La lingua: eng
Format: epub
editore: il Saggiatore
pubblicato: 2019-09-14T22:00:00+00:00

Quando László mi ha mostrato che dati e algoritmi potevano indicare una probabilità di diventare famoso agli artisti, ho percepito chiaramente che si stavano sgretolando i limiti di quello che è predicibile. Gli algoritmi predittivi si insinuano nel nostro individuale futuro. Cominciano ad anticipare i percorsi della nostra vita. Qual è la mia probabilità di successo se guardo a cosa ho fatto finora. E cosa può succedere a queste probabilità a seconda delle scelte che posso fare su dove andrò a vivere, lavorare. Le storie di questo capitolo mostrano chiaramente come le previsioni abbiano invaso ogni area della nostra vita, nessun limite sembra resistere ai tentativi di assegnare dei numeri al nostro futuro. Qualcuno potrà pensare forse che l’ultima cosa che ci rimane incognita sono le nostre relazioni affettive e sentimentali. In realtà neanche la nostra vita privata si salva. «Guardando la rete di Facebook gli scienziati hanno tratto conclusioni sulla vita romantica degli utenti» titolava il New York Times in un articolo del 2013.13 Il giornalista riprendeva una ricerca condotta su 1,3 milioni di utenti Facebook che nelle informazioni del profilo avevano dichiarato di essere sposati o in una relazione (impegnato, fidanzato, in una relazione complicata, oppure aperta…). Su di loro è stato testato un algoritmo addestrato per capire chi facesse coppia con chi senza usare le informazioni del profilo, ma solo analizzando la rete di connessioni; e in particolare valutando non tanto quanti amici i due avessero in comune, piuttosto quella che i ricercatori hanno definito «dispersione», ovvero quando gli amici di una coppia non sono ben collegati l’uno con l’altro. La ragione della scelta sta nel fatto che, secondo l’ipotesi formulata dagli autori dello studio, i partner dovrebbero agire come una sorta di ponte tra i rispettivi gruppi sociali. Se due persone condividono molte amicizie senza ulteriori legami, il motivo è che i due stanno funzionando da connettori; se stanno facendo da collante è perché sono una coppia. Basandosi sul concetto di dispersione, i ricercatori hanno quindi sviluppato un algoritmo in grado di prevedere correttamente il coniuge di un utente il 60 per cento delle volte. Questo potrebbe sembrare un tasso di successo non impressionante ma, dal momento che tutti nel campione analizzato avevano almeno 50 amici, questo valore va confrontato con la probabilità di indovinare per caso, che corrisponde a un cinquantesimo, ovvero il 2 per cento. L’algoritmo funzionava molto bene anche con persone che si dichiaravano «in una relazione», identificandole correttamente con una probabilità del 30 per cento, sempre da confrontare al 2 per cento di indovinare casualmente. Tra l’altro i ricercatori riuscivano a usare la dispersione come una metrica predittiva per le separazioni. Le coppie in una relazione ufficiale ma senza un’elevata dispersione di connessioni avevano il 50 per cento in più di probabilità di separarsi nei prossimi due mesi rispetto a una coppia con un’elevata dispersione. Lo studio era una collaborazione tra Jon Kleinberg, pluripremiato matematico e informatico della Cornell University, e Lars Backstrom, a quei tempi ingegnere del centro ricerche di Facebook.

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