L'artiglio del tempo. Un mistero tra gli oscuri vicoli di Napoli by Anna Vera Viva

L'artiglio del tempo. Un mistero tra gli oscuri vicoli di Napoli by Anna Vera Viva

autore:Anna Vera Viva [Viva, Anna Vera]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Mystery & Detective, Amateur Sleuth
ISBN: 9788811011422
Google: gHnAEAAAQBAJ
editore: Garzanti
pubblicato: 2023-05-29T22:00:00+00:00


~ Roma, 1943 ~

Salirono all’improvviso, ultimi della lunga fila che attendeva uno dei pochi tram di una linea non ancora del tutto ripristinata dopo l’ultimo bombardamento. Miryam era seduta al centro, intrappolata tra la ressa dei viaggiatori, e si voltò disperata verso Samuele. Lui era in fondo, vicino all’entrata, ma non si mosse. L’idea di raggiungere il nascondiglio con i mezzi pubblici stava per rivelarsi un disastro.

«Documenti.» Uno degli ufficiali iniziò a controllare i passeggeri con uno sguardo torvo, mentre l’altro si guardava intorno. Dall’attenzione con cui il primo comparava le foto ai volti capì che cercavano qualcuno. Miryam prese a battere i denti, non riusciva a fermarsi, ma provava a farsi forza. Non cercavano lei. Perché avrebbero dovuto cercarla? Non c’era motivo. Era una semplice ragazza che aveva preso un tram. E anche Sam, che potevano volere da lui? Ma la logica non bastava e i denti non si fermavano. E lei sapeva bene perché. I loro documenti erano falsi. Fatti benissimo ma falsi.

Il padre glieli aveva dati la sera prima. E loro erano diventati i figli dei professori. Ma se lo avessero scoperto… Li avrebbero arrestati, interrogati e lei cosa avrebbe potuto dire? Mio padre pensa che sia meglio che non si sappia che sono ebrea perché è convinto che vogliate farci del male? Si sarebbero trovati tutti nei guai. Lei, la sua famiglia, la famiglia che li ospitava e anche i professori.

L’ufficiale si mise a urlare qualcosa in tedesco, un uomo sui quarant’anni cercava di forzare la ressa e spingersi verso il fondo della carrozza. Lo inseguirono urtando violentemente chiunque li intralciasse. Samuele con gli occhi le indicò la porta anteriore, spostandosi lentamente verso la posteriore. A fatica, Miryam si mosse tra le persone terrorizzate. Quando le porte si aprirono si lanciarono sul marciapiede e, con la coda dell’occhio, lei intravide i due che, acciuffato il fuggitivo, lo pestavano a sangue. Con il cuore in gola si buttò tra le braccia di Samuele.

Era salva.



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