Lascia che ti racconti: Storie per imparare a vivere by Jorge Bucay

autore:Jorge Bucay [Bucay, Jorge]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Short Stories (single author), Psychology, General
ISBN: 9788858668900
Google: dPWcAwAAQBAJ
editore: Bur
pubblicato: 2014-05-26T22:00:00+00:00

Il labirinto

Jorge aveva scritto una storia e poiché glielo avevo chiesto, o ne aveva voglia o per tutte e due le cose insieme, volle condividerla con me.

Gli erano sempre piaciuti di giochi di enigmistica. Fin da piccolo si metteva alla prova con ogni cruciverba, indovinello, labirinto, rebus o problema matematico gli si fosse presentato davanti.

Con maggiore o minore successo aveva dedicato gran parte della propria vita e del proprio cervello a risolvere problemi inventati da altri. Ovviamente non era infallibile, in quanto gli erano passati per le mani tanti enigmi troppo complicati per lui.

Davanti a questo genere di dilemmi, Joroska ripeteva sempre una sequenza di azioni, come in un rituale: li esaminava a lungo, e con un’occhiata esperta decideva se il problema appartenesse o no al gruppo degli irresolubili.

Se il suo sguardo confermava che era davvero così, Joroska tirava un respiro profondo e affrontava comunque la soluzione.

Iniziava allora una fase di frustrazione perché l’analisi del rituale era diventata quasi una mania.

Ed ecco le domande impossibili, le strade senza uscita, i simboli complicati, le parole sconosciute e gli esiti imprevedibili.

Da tempo Joroska aveva scoperto che sentiva il bisogno di avere successo nella vita. Forse era per questo che gli enigmi cominciavano a stufarlo?

Fatto sta che poco dopo ogni tentativo si stufava e abbandonava il problema, criticando in cuor suo lo stupido inventore di quei problemi che nemmeno lui era riuscito a risolvere.

Forse perché si annoiava a risolvere i problemi troppo facili era giunto alla conclusione che esista un gioco enigmistico fatto su misura per ogni «solutore», e soltanto lui può sapere quale sia la misura adatta.

L’ideale sarebbe se ciascuno si creasse da sé i propri indovinelli, pensava. Ma subito si rese conto che in questo caso l’enigma avrebbe perduto ogni interesse, perché l’inventore avrebbe conosciuto la soluzione a mano a mano che costruiva i problemi. Un po’ per gioco e un po’ animato dall’idea di aiutare altri che, come lui, volevano risolvere questo genere di enigmi, iniziò a inventare problemi, giochi di parole, giochi di numeri, problemi di logica e quesiti astratti…

Ma il suo capolavoro fu la costruzione di un labirinto.

Un giorno soleggiato e tranquillo iniziò a erigere pareti, mattone su mattone, in una delle stanze della sua enorme casa per costruire un labirinto a grandezza naturale.

Passarono gli anni. Condivideva i suoi indovinelli con amici, riviste specializzate e alcuni giornali. Ma il labirinto non veniva alla luce e continuava a spostarsi; cresceva, cresceva all’interno della casa.

Joroska lo rendeva sempre più complicato. Quasi senza che se ne rendesse conto, l’intricato labirinto aveva sempre più vie senza uscita.

Quell’opera era diventata parte della sua vita. Non passava giorno senza che Joroska aggiungesse un mattone, chiudesse un’uscita o prolungasse una curva per rendere il percorso ancora più difficile.

Circa vent’anni dopo, nella stanza in cui aveva installato il labirinto non c’era più spazio, e con un movimento quasi naturale il labirinto iniziò a invadere il resto della casa.

Per andare dalla camera da letto al bagno bisognava fare otto passi avanti, girare a sinistra, fare altri sei

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