L'assedio di Troia (Italian Edition) by Giordani Fiammetta

L'assedio di Troia (Italian Edition) by Giordani Fiammetta

autore:Giordani Fiammetta [Fiammetta, Giordani]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788809881501
editore: Giunti
pubblicato: 2019-01-08T23:00:00+00:00


LIBRO DECIMO

Diomede e Odisseo escono furtivi nella notte; Dolone; strage di Reso e dei suoi uomini

(…) Così pregando dissero, e Pallade Atena li udì.

Poi, quand’ebbero pregato la figlia del gran Zeus,

i due mossero, come leoni, entro la notte buia…

C’era però tra gli Achei chi non riusciva a godere del dono prezioso del sonno: Agamennone e Menelao, i due figli di Atreo, erano tormentati dai pensieri e dall’ansia.

Che cosa avevano in mente di fare i Troiani? Avrebbero attaccato anche di notte, o avrebbero mandato un’avanguardia silenziosa per dar fuoco alle navi? Sarebbero di nuovo rientrati nelle mura della città, o volevano minacciarli ancora con quell’accampamento alla luce delle stelle, così vicini a loro? Non si poteva rimanere nel dubbio, bisognava agire per primi e mandare qualcuno a spiare fra i Troiani per scoprire le loro mosse.

I due fratelli andarono per il campo buio e svegliarono Nestore, poi insieme cercarono e destarono tutti i capi. Si radunarono al muro, vicino al fossato, tennero consiglio e scelsero due uomini per la pericolosa missione: Diomede e Odisseo, il coraggio e l’audacia, il cuore forte e l’astuzia.

I due amici si avviarono nella notte verso i fuochi dell’accampamento troiano, sui campi coperti di caduti e di armi. E sentirono, camminando, il richiamo di un airone che li accompagnava in volo: Pallade Atena lo aveva mandato e alla dea essi rivolsero i loro pensieri.

Dopo un po’, sobbalzarono per un rumore di passi e scorsero una figura venire nella loro direzione: si trattava di Dolone, uomo ricchissimo, mandato da Ettore a spiare se gli Achei vegliassero ancora accanto alle navi, o se le avessero lasciate indifese. Per la sua impresa, costui si aspettava in dono niente meno che il carro di Achille e i cavalli famosi, mirabili a vedersi. Odisseo e Diomede lo fecero correre ancora per un breve tratto verso il mare, poi gli furono addosso. Verde di paura, Dolone fornì ai due guerrieri tutte le informazioni che desideravano e ancora di più: disse che Ettore non sarebbe tornato in città, stava preparando i piani di attaco con i suoi uomini. Gli alleati dormivano; tra questi gli ultimi arrivati e i più discosti dagli altri erano i Traci; loro re era Reso e possedeva due cavalli e un cocchio d’oro e di bronzo meravigliosi, come mai i mortali ne avevano visti.

Senza indugiare, i due Achei raggiunsero, dopo aver ucciso Dolone, le tende dei Traci, e trovarono quella in cui dormiva il re. Reso passò, senza accorgersene, dal sonno alla morte. Poi fecero strage dei guerrieri addormentati e corsero il pericolo di essere catturati, perché nel frattempo, per opera di Apollo, tutti si erano svegliati nell’accampamento troiano. Decisi e rapidi come animali da preda, Odisseo e Diomede balzarono in groppa ai due cavalli di Reso, candidi, velocissimi, e spronarono verso il campo acheo.

Agamennone, Menelao, Nestore e gli altri videro spuntare dal buio le sagome dei loro due compagni sui cavalli magnifici al galoppo e proruppero in grida di gioia e di sollievo.

Diomede e Odisseo raccontarono ansanti la loro



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