L'avaro by Molière

L'avaro by Molière

autore:Molière [Molière]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2022-01-10T13:15:00+00:00


Scena III

VALERIO, ARPAGONE, IL COMMISSARIO, LO SCRIVANO,

MASTRO GIACOMO

ARPAGONE Avvicinati: vieni a confessare l’azione più nera, il delitto più orribile che sia mai stato commesso.

VALERIO Che c’è, signore?

ARPAGONE Ma come, traditore, non ti vergogni del tuo crimine?

VALERIO Di che crimine state parlando?

ARPAGONE Di che crimine sto parlando, infame? come se non sapessi cosa voglio dire. È inutile che cerchi di nasconderlo: è stato scoperto, mi hanno appena raccontato tutto. Come hai potuto abusare così della mia bontà e introdurti apposta in casa mia per tradirmi? per farmi un tiro del genere?

VALERIO Signore, dato che vi hanno detto tutto, non cercherò di girarci intorno e negare la cosa.

MASTRO GIACOMO Oh, oh! avrei indovinato senza volerlo?

VALERIO Era mia intenzione parlarvene e volevo aspettare circostanze favorevoli ma, visto che è andata [FR] così, vi scongiuro di non arrabbiarvi e di ascoltare le mie ragioni.

ARPAGONE E che belle ragioni potrai mai darmi, ladro infame?

VALERIO Ah! signore, non merito questa definizione. È vero che vi ho offeso, ma dopotutto è una colpa scusabile.

ARPAGONE Come scusabile? Un agguato? un assassinio del genere?

VALERIO Vi prego, non arrabbiatevi. Quando mi avrete ascoltato, vedrete che il male non è così grande come pensate.

ARPAGONE Come, non è così grande? Che stai dicendo? il sangue del mio sangue, le mie viscere, disgraziato?

VALERIO Il sangue del vostro sangue, signore, non è finito in cattive mani. Un uomo nella mia posizione non può fargli torto e in tutto questo non c’è niente a cui non possa porre fermamente riparo.

ARPAGONE È mia ferma intenzione, che tu mi renda ciò che mi hai tolto.

VALERIO Il vostro onore, signore, troverà piena soddisfazione.

ARPAGONE Non è questione di onore. Ma, dimmi, chi ti ha indotto a commettere un’azione del genere?

VALERIO Ahimè, e me lo chiedete?

ARPAGONE Sì, certo che te lo chiedo.

VALERIO Un dio che porta a perdonare tutto ciò che induce a fare: l’Amore.

ARPAGONE L’Amore?

VALERIO Sì.

ARPAGONE Bell’amore, bell’amore, sul serio! l’amore dei miei luigi d’oro.

VALERIO No, signore, non sono state le vostre ricchezze a indurmi in tentazione, non è stato questo ad [FR] affascinarmi e dichiaro di non pretendere nulla dei vostri beni, purché mi lasciate quello che ho.

ARPAGONE Non lo farò, per tutti i diavoli! non te lo lascerò. Guarda un po’ che insolenza, volersi tenere il furto che mi ha fatto!

VALERIO Lo chiamate furto?

ARPAGONE Se lo chiamo furto? Un tesoro come quello!

VALERIO È vero, è un tesoro, e di sicuro il più prezioso che avete, ma lasciarmelo non significa perderlo. Ve lo chiedo in ginocchio, questo tesoro pieno di fascino e, per sistemare le cose, me lo dovete concedere.

ARPAGONE Non ci penso proprio. Che cosa volete dire?

VALERIO Ci siamo promessi amore reciproco e abbiamo giurato di non lasciarci.

ARPAGONE Giuramento mirabile e promessa spassosa!

VALERIO Sì, ci siamo impegnati ad appartenerci per sempre.

ARPAGONE Ve lo impedirò, ve lo assicuro.

VALERIO Solo la morte potrà separarci.

ARPAGONE Significa aver proprio perso la testa per i miei soldi.

VALERIO Vi ho già detto, signore, che non è stato l’interesse a spingermi a fare quello che ho fatto. Il mio cuore non ha agito in preda all’impulso che pensate voi, è stato un motivo più nobile a ispirare la mia decisione.

ARPAGONE Sta’ a vedere che è per carità cristiana che vuole i miei beni, ma rimetterò a posto le cose e la giustizia, mascalzone sfrontato, mi darà soddisfazione di tutto.



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