Le città mancate. Storia dell'abitare in Italia dal Dopoguerra al PNRR by Paolo Rosa

Le città mancate. Storia dell'abitare in Italia dal Dopoguerra al PNRR by Paolo Rosa

autore:Paolo Rosa [Rosa, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Architecture, Urban & Land Use Planning, History, Modern, 21st Century, Social History, Social Science, Sociology, Urban
ISBN: 9791259631572
Google: lg-SzwEACAAJ
editore: Bordeaux
pubblicato: 2022-01-15T08:43:50+00:00


1. L’area dove sorgerà il progetto di social housing a Santa Palomba (foto di Giovanni Culmone su «Internazionale» del 3 marzo 2021.

Un caso particolarmente critico di inserimento territoriale, per il forte carico urbanistico dovuto alla previsione di 950 alloggi, è quello previsto, in accordo con il comune di Roma, nella località Santa Palomba che si colloca nel quadrante sud-est della capitale, a distanza di 28 km dalla stazione Termini, al confine con i comuni di Pomezia, Albano laziale e la provincia di Latina, su una superficie complessiva di 7,5 ettari distante appena 1 km in linea d’aria dalla discarica del comune di Albano26. Sui 950 alloggi ricadenti nell’operazione “Santa Palomba città dinamica” circa il 55% sarà in locazione calmierata per 15 anni, il 15% in locazione con riscatto e il 30% in vendita convenzionata.

1 Alcuni dati tratti dal Rapporto dal territorio 2007 predisposto dall’Inu, descrivono i limiti dell’edilizia popolare in Italia. L’offerta abitativa pubblica degli anni Ottanta si è ridotta del 90%. Dal 1984 al 2004 la produzione edilizia di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata è calata da 34 mila abitazioni l’anno a 1900 (contro 80 mila in Francia e 30 mila in Gran Bretagna). Andamento analogo si registra per l’edilizia agevolata e convenzionata passate da 56 mila a 11 mila nel ventennio considerato. Nel frattempo lo stock abitativo pubblico si è ridotto di oltre il 20%: da 1 milione di alloggi nel 1991 a 900 mila nel 2001 e a 800 mila nel 2007. E i sussidi statali alla casa, in percentuale del prodotto interno lordo, sono scesi allo 0,07 contro 0,30 in Germania, 1,00 in Danimarca, 1,90 in Francia (dal documento Le politiche abitative in Italia. ricognizione e ipotesi di intervento – Presidenza del Consiglio de ministri-Unità strategica delle politiche di governo).



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