Le confessioni di un italiano by Nievo Ippolito

Le confessioni di un italiano by Nievo Ippolito

autore:Nievo, Ippolito [Nievo, Ippolito]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: Littérature Italienne
editore: Einaudi
pubblicato: 2012-02-20T18:15:05+00:00


Ippolito Nievo - Le confessioni di un italiano gioventù rimase viva alla mente dell’uomo; e il vecchio raccolse senza maledizione l’esperienza della virilità. Oh come mai avrà a finire in nulla un tesoro di affetti e di pensieri che sempre s’accumula e cresce?... L’intelligenza è un mare di cui noi siamo i rivoli e i fiumi. Oceano senza fondo e senza confine della divinità, io affido senza paura ai tuoi memori flutti questa mia vita omai stanca di correre. Il tempo non è tempo ma eternità, per chi si sente immortale.

E cosí ho scritto un degno epitaffio su quegli anni de-liziosi da me vissuti nel mondo vecchio; nel mondo della cipria, dei buli e delle giurisdizioni feudali. Ne uscii segretario d’un governo democratico che non aveva nulla da governare; coi capelli cimati alla Bruto, il cappello rotondo colle ali rialzate ai lati, gli spallacci del giubbone rigonfi come due mortadelle di Bologna, i calzoni lunghi, e stivali e tacchi cosí prepotenti che mi si udiva venire dall’un capo all’altro delle Procuratie. – Figuratevi che salto dagli scarpini morbidetti e scivolanti dei vecchi nobiluomini! Fu la piú gran rivoluzione che accades-se per allora a Venezia. Del resto l’acqua andava per la china secondo il solito, salvoché i signori francesi si scer-vellavano ogni giorno per trovar una nuova arte da pi-luccarci meglio. Erano begli ingegni e ce la trovavano a meraviglia. I quadri, le medaglie, i codici, le statue, i quattro cavalli di san Marco viaggiavano verso Parigi: consoliamoci che la scienza non avesse ancor inventato il modo di smuovere gli edifici e trasportar le torri e le cupole: Venezia ne sarebbe rimasta qual fu al tempo del primo successore di Attila. Bergamo e Crema s’erano già occupate definitivamente per riquadrare la Cisalpina; dalle altre provincie si vollero radunar a Bassano deputati che giudicassero sul partito da prendersi. Berthier, destreggiatore, presiedeva per attraversare ogni utile deliberazione; io scriveva a Bassano i desiderii dei Municipali, e ne riceveva le risposte. Il dottor Lucilio, che senza Letteratura italiana Einaudi

529



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.