Le Cronache di Fratello Cadfael - volume terzo by Ellis Peters

Le Cronache di Fratello Cadfael - volume terzo by Ellis Peters

autore:Ellis Peters [Peters, Ellis]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Tea
pubblicato: 2021-09-13T22:00:00+00:00


Alla fine del periodo di penitenza, Meriet uscì dalla cella, strizzando gli occhi perché dopo i lunghi giorni di fredda oscurità persino la luce di quel pallido mattino di novembre gli dava fastidio. Fu portato in capitolo, di fronte a volti austeri e impassibili, per chiedere perdono dei suoi peccati e riconoscere di aver ricevuto una giusta punizione, cosa che fece con calma, dignità e voce sommessa, con grande sollievo e ammirazione di Cadfael. Sembrava ancor più magro dopo quella dieta a pane e acqua; il bel colorito estivo che aveva quando era arrivato si era spento in una tinta eburnea perché, pur abbronzandosi facilmente, la sua pelle era lattea e si imporporava solo quando era arrabbiato. Adesso era tutto docile e mansueto. Forse aveva capito come chiudersi in se stesso a tal punto da non lasciarsi intaccare dalla curiosità, dalle critiche e dall’ostilità degli altri.

«Vorrei sapere», mormorò, «che cosa devo fare, così potrò sottomettermi alle vostre decisioni. Sono qui perché disponiate di me come meglio credete.»

Bene, almeno sapeva tenere la bocca chiusa, dato che, evidentemente, non aveva detto a nessuno, nemmeno a fratello Paul, che Cadfael gli aveva raccontato ciò che lo aspettava. A sentire Isouda, Meriet doveva aver imparato a tenersi le cose per sé fin dall’adolescenza, forse anche prima, sin da quando aveva dolorosamente capito, nel suo cuore di bambino, di non essere amato come il fratello e si era trasformato in un monello impenitente per richiamare l’attenzione di tutti quelli che lo sottovalutavano. Con il risultato di attirarsi maggiori antipatie e alienarsi irrimediabilmente l’affetto di molte persone.

E io l’ho accusato di arrendersi alla prima difficoltà, pensò Cadfael, in preda ai rimorsi, mentre la sua vita è sempre stata piena di avversità e sofferenze.

L’abate era gentile, ma severo, mentre invitava gli astanti a dimenticare gli errori del passato e spiegava a Meriet ciò che tutti si aspettavano da lui. «Questa mattina resterete con noi», disse Radulfus, «e pranzerete nel refettorio con i vostri fratelli. Nel pomeriggio fratello Cadfael vi accompagnerà al lazzaretto di Saint Giles, visto che si deve già recare laggiù per rifornire l’armadio dei medicinali.» Solo tre giorni prima, questa sarebbe giunta nuova anche a Cadfael, ma era buon segno: voleva dire che l’abate in persona si preoccupava per Meriet. Stava infatti dicendo chiaramente che il fratello che aveva dimostrato un così grande interesse per quel giovane novizio tanto turbolento e inquieto aveva il permesso di continuare a seguirlo.

Nel primo pomeriggio Cadfael e Meriet uscirono dalla portineria a fianco a fianco, e si trovarono sulla strada che attraversava il borgo. Era una pallida giornata novembrina, malinconica e umida, e, in quel momento, non c’era un gran andirivieni, anche se non mancavano di certo le scene di vita quotidiana: un ragazzo seguito da un cane che correva a casa con un sacco in spalla, un carrettiere che andava in città con il suo carico di legna, un vecchietto appoggiato al bastone, due massaie robuste che rientravano in tutta fretta con la spesa, uno degli uomini di Hugh che pian pianino si dirigeva a cavallo verso il ponte.



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