Le due potenze. L'atomica e la noviolenza by del Vasto Lanza

Le due potenze. L'atomica e la noviolenza by del Vasto Lanza

autore:del Vasto, Lanza [del Vasto, Lanza]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La meridiana
pubblicato: 2022-12-01T23:00:00+00:00


I gestori dell’apocalisse nucleare, gli Stati: in nome di che?

Tutte le azioni popolari contro la guerra nucleare si sono scontrate con la tenace volontà delle superpotenze di mantenere questo potere enorme. Esse sono convinte di saperlo tenere sotto controllo e, anzi, di addomesticarlo (centrali nucleari) grazie alla razionalità umana, diventata nei tempi moderni scienza e tecnologia. Esse ritengono che, se è vero che la scienza ha creato questi strumenti apocalittici, proprio questo è il segno che la scienza stessa ha la capacità di controllarli. Quindi è la razionalità umana che, alla fine, saprà gestire anche questi nuovi pericoli. Anzi, qui sta il progresso più coraggioso dell’umanità: applicare la razionalità anche alle forze apparentemente dirompenti. Questa è la sfida tipica della nostra epoca moderna (come ad esempio lo scalare montagne pericolose, guidare automobili in modo spericolato, ecc.). Quindi è sulla base di una pretesa razionalità scientifica che gli Stati impegnano cifre enormi per la corsa agli armamenti66 . A causa di essa, l’esigenza etica dei popoli (quella del non uccidere e del non preparare la distruzione nucleare)67 è stata come congelata.

Inoltre, questa pretesa razionalità scientifica ha perpetuato a livello mondiale la separazione tra gente comune e i rispettivi Stati. A questi le armi nucleari hanno conferito poteri enormi sulle proprie popolazioni e nei confronti degli altri Stati: ogni capo di Stato nucleare viaggia accompagnato sempre da una valigetta dei comandi militari (ridotta anche ad una scheda magnetica) per poter scatenare in qualsiasi momento la fine del mondo (o per attacco o per vendetta della strage subita)68 . Oggi, tra i sette e più miliardi di persone nel mondo una decina di capi di Stato è dotata di poteri esorbitanti, senza aver avuto alcuna preparazione specifica, se non l’aver vinto una lotta machiavellica per primeggiare tra i politici di professione.

Piuttosto, gli Stati ritengono di avere un problema di controllo delle rispettive popolazioni. Secondo loro, le popolazioni sono ingenue: vorrebbero la soluzione immediata del disarmo totale, senza comprendere la sfida politica della nostra storia. Allora gli Stati hanno fatto vedere che rispondevano alle attese delle popolazioni lanciando e pubblicizzando trattative per il disarmo; queste trattative sono state impostate ovviamente sulla base della razionalità scientifica seguita dagli Stati, quella garantita dagli scienziati che sanno studiare scientificamente sia le modalità tecniche, sia i modi, sia i tempi del disarmo. Ma i risultati sono stati deludenti.

Nel 1976 è stato firmato da molti Paesi (ma non da tutti i più importanti) il Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari. Il suo primo obiettivo era di impedire l’accesso degli Stati non nucleari a queste armi: molti Paesi, come l’Italia o la Spagna, avevano la capacità passare dal nucleare civile a quello militare in pochi mesi69 . Però, alcuni Stati non nucleari si sono opposti, perché si vedevano ridotti a Stati eternamente subordinati a quelli già nucleari; sotto la loro pressione le grandi potenze nucleari sono state costrette ad accettare l’art. 6 del Trattato, che promette in maniera chiara di arrivare a breve termine al disarmo nucleare.

In definitiva, la



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.