Le Notti di Eve (Italian Edition) by Morgana D. Baroque

autore:Morgana D. Baroque [Baroque, Morgana D.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UNKNOWN
pubblicato: 2016-11-27T23:00:00+00:00

Raum e Zebum apparvero su un faraglione a picco sull'oceano oscuro e cominciarono a battersi con la spada, fissandosi spesso negli occhi con disprezzo. Raum era così sopraffatto dal desiderio di vendetta che la sua lotta fu nervosa e meno efficace del solito, anche se altrettanto pericolosa.

Zebum sapeva che Raum era più forte di lui, ma non poteva più tirarsi indietro ormai, aveva evitato la lotta per troppo tempo, era giunto il momento di scontrarsi.

Fu tentato più volte di gridargli in faccia la verità, di dirgli la ragione per la quale suo fratello lo aveva aggredito, ma non lo fece, come non lo aveva fatto fino a quel momento. E poi sarebbe stato inutile, non gli avrebbe mai creduto. Ci avrebbe creduto soltanto vedendolo con i propri occhi, per questo sperava che un giorno andasse a chiedere aiuto dal custode del tempo.

Le loro spade scintillavano quando si scontravano in aria, rumoreggiando come i tuoni che ogni tanto squarciavano il cielo.

Zebum fu spinto sempre più indietro, quasi sull'orlo del burrone, ma riuscì a muoversi di lato e a tornare in un punto più sicuro.

Le braccia di Raum erano spaventosamente forti e i suoi muscoli guizzavano mentre maneggiava la sua pesantissima spada senza alcuna fatica.

Mentre lo scontro tra i due demoni continuava con violenza inaudita, Moruk apparve sulla scogliera, non troppo distanti da loro. Li guardò e serrò le mascelle, inorridito da quello scontro. Caricò la sua balestra demoniaca, capace di trapassare un corpo a chilometri di distanza, aprì un'ampolla con del fluido verde e con esso bagnò i dardi di metallo nero.

Prese entrambe i dardi tra le dita e li tese nella balestra, socchiudendo gli occhi per prendere bene la mira. Restò immobile, seguendo per diversi minuti i movimenti di Raum e Zebum.

Terum, l'essere incappucciato apparve accanto a Moruk senza dire una parola.

«Grazie di avermi avvisato, Terum, non guarderò due demoni d'onore uccidersi per una stupida vendetta.» disse Moruk e Terum annuì.

Moruk trattenne il respiro, liberò la mente, si concentrò sulle gambe dei due e scoccò i dardi, che dopo il loro volo preciso e lineare si conficcarono nelle cosce di Raum e Zebum, i quali caddero subito a terra. Il potente veleno sulle frecce entrò subito in circolo e sia la pelle di Raum che di Zebum divenne di uno spaventoso color verde. I due rigurgitarono sangue e un attimo si accasciarono privi di sensi.

Moruk abbassò la balestra e sorrise compiaciuto.

«Sogni d'oro.» disse prima di apparire accanto a Raum per riportarlo nella sua camera da letto, mentre Terum riportava Zebum nel suo castello.

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