Le rive dell'infinito by AA.VV

Le rive dell'infinito by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Libra
pubblicato: 1968-11-30T16:00:00+00:00


CAPITOLO VIII

LA SCOMPARSA DI JONBAR

Boris Barinin venne dimesso dall’infermeria. Fu seguito da due gemelli canadesi, magri e taciturni, che si chiamavano Isaac e Israel Enders, raccolti a Vimy, nel ’17. Con Duffy Clark, il marinaio britannico dello Jutland, erano undici gli uomini agli ordini di Lanning. Denny li divise in due squadre, e nominò Emil Schorn comandante in seconda. Wil McLan, durante le sue peregrinazioni, aveva raccolto anche delle armi. Fucili Mauser, pistole Luger, quattro mitragliatrici portatili, delle casse di granate, e centomila rotoli di munizioni, tutti provenienti da una nave d’appoggio naufragata; era stata una precauzione necessaria, come spiegò McLan, perché le armi di Jonbar non potevano agire contro Gyronchi. Per lo stesso motivo, visto che gli assistenti di McLan, venuti da Jonbar, non avrebbero potuto raggiungere Gyronchi, Lanning diede a Clark, Barinin e Rand il compito di fungere da equipaggio della Chronion, che continuava a percorrere le linee geodetiche di Jonbar.

«Il mondo che cerchiamo è ormai quasi impossibile,» disse McLan a Lanning, un giorno, mentre il convertitore d’idrogeno pulsava senza pause sotto il ponte. «Avanziamo molto lentamente, anche usando la massima potenza del campo che ci spinge. E in qualsiasi istante le linee geodetiche di Jonbar potrebbero spezzarsi, perché sono già abbastanza deboli. E in questo caso, noi resteremmo… nel nulla.»

Un’altra volta, dopo un sogno in cui Lethonee era venuta a supplicare il suo aiuto, Lanning andò da McLan.

«Stiamo facendo il possibile,» rispose lo scienziato. «Le linee geodetiche di Jonbar sono come fili microscopici che si assottigliano sempre di più, per l’attenuazione delle probabilità. Se il rivelatore le perde, o se esse si spezzano, Jonbar è perduta.»

Trascorsero due settimane, tempo della crononave… tempo fisiologico, misurato con i battiti del cuore e gli intervalli di sonno e di veglia, tempo nel quale la vita scorreva verso la sua fine, incurante degli spostamenti nella dimensione del tempo. E alla fine la Chronion uscì silenziosamente dall’abisso azzurro e scintillante. Lanning in piedi sul ponte, vide sotto di loro… Jonbar!

La nave era sospesa nel cielo, a due miglia d’altezza. Eppure, quella metropoli alla fine del tempo si stendeva in ogni direzione, verso l’orizzonte, a perdita d’occhio. Gli edifici poderosi, splendidi nelle loro sfaccettature metalliche, avevano la solennità delle cattedrali. Erano spaziati tra loro, in una sorta di disordine armonioso, sul fondo della valle verde, simile a un giardino, di un grande fiume che scorreva tranquillo; e coronavano le colline boscose che si stendevano in lontananza. Splendide strade dai molti livelli descrivevano curve e spirali negli spazi tra gli edifici, e su di esse scorrevano degli strani veicoli. Grandi lacrime d’argento scendevano e salivano nell’aria, in uno sciamare continuo e ordinato, che si incendiava di riverberi dolcissimi alla luce del sole.

Lanning aveva avuto una fugace visione della città una sola volta, in passato, grazie al diamante del tempo di Lethonee; ora la sua favolosa immensità lo affascinava e lo riempiva di reverenza. Centinaia di milioni di uomini vivevano laggiù, in quell’esaltante splendore. Eppure, ricordò con doloroso stupore, Tutte le meraviglie di questo mondo si trovavano vicine all’abisso della fine.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.