Le stanze del delitto by Autori Vari

autore:Autori Vari [Vari, Autori]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852040658
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-07-03T22:00:00+00:00

3

Malgrado quello che aveva pensato quella notte, Carolina nei giorni successivi si rese conto che se Harry non aveva portato fortuna a Fenella, non era stato perché non l’amasse abbastanza. Se Fenella non era felice e se a volte pareva essere di quell’umore strano e spaventato che Carolina aveva notato il pomeriggio del suo arrivo alla pensione, non poteva essere perché temeva che suo marito non si curasse di lei.

Mai Carolina aveva visto un uomo più innamorato di sua moglie di Harry Lyddon. Ogni volta che lui e Fenella si trovavano nella stessa stanza, lui non smetteva mai di guardarla. Posava felice su di lei quegli occhi prominenti e stranamente azzurri. Non s’avvicinava mai a lei o la toccava se era presente qualcun altro, eppure era facile vedere che tutta la vitalità del suo corpo piccolo e vigoroso era concentrata su di lei. Quando si ritrovava solo con Carolina, parlava sempre di Fenella, le faceva domande su di lei, voleva sapere com’era quando era una bimba, e poi una ragazza. A volte voleva anche sapere quello che avevano detto di lui quando lui non si trovava nella stanza.

Nello stesso tempo, Carolina aveva scoperto che Fenella aveva ragione quando aveva detto che Harry era gentile. Era di solito una gentilezza impulsiva, un lampo di generosità che forse non gli costava troppo, ma era felice di far piacere e la sua piccola faccia bruna brillava tutta quando era sicuro di esserci riuscito. Lui cercava di scoprire quali piatti potessero stuzzicare lo scarso appetito di Carolina. Le portava riviste e giornali da Redbourne. La portava in auto al mare, sulle colline e nei piccoli paesetti che si trovavano nelle vicinanze. Faceva del suo meglio per divertirla.

E a volte per riuscirci era malizioso a spese di altre persone. Comunque, Carolina aveva deciso di fare quello che le aveva detto Fenella e non prendeva troppo sul serio le cose che Harry diceva.

Lui era sempre pronto a farsi in quattro per le persone di cui si era appena fatto beffe. E se nessuno dei due ospiti della pensione sembrava aver granché a che fare con lui, era perché, in modi diversi, si trattava di due persone piuttosto solitarie.

Certamente apprezzavano ambedue la sua cucina. La signora Dewhurst era solita sedersi a tavola con un sospiro di attesa e chiedeva: — Quale trattamento ci avete riservato stasera, signor Lyddon?

Il cibo era uno dei suoi hobby preferiti. Era una vedova di circa cinquant’anni, piccola, morbida e grassoccia, con i capelli tinti di nero, e un trucco di un rosa e bianco sorprendente; portava abiti vivacemente colorati e aveva sempre l’aspetto di una persona pronta ad andare a un party. In effetti trascorreva la maggior parte del suo tempo sola nella sua stanza, a guardare il televisore che aveva preso a nolo a Redbourne; non usciva quasi mai, eccezion fatta per una breve passeggiata prima di pranzo per farsi venire appetito.

L’altro ospite, il signor Sherwin, era un uomo di mezz’età, sottile con spesse lenti, una voce asciutta e dei modi piuttosto formali che lo facevano apparire più vecchio di quanto fosse.

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