Libra by Don DeLillo

autore:Don DeLillo [DeLillo, Don]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788806230999
editore: Einaudi
pubblicato: 2016-11-30T00:00:00+00:00

Lee si fermò davanti alla casa di Robert e guardò sua madre avvicinarsi. Gli sembrò piú piccola e rotonda, i capelli ingrigiti e raccolti in una crocchia. Ora faceva l’infermiera a domicilio, e arrivò in divisa, tutta vestita di bianco, con gli occhiali dalla montatura scura e la cuffietta che portano le infermiere. Era l’uniforme ufficiale della maternità, e gli sembrò l’angelo del terrore e del ricordo che scende come un turbine dal cielo.

Lo abbracciò piangendo. Gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi. Cercò il figliol prodigo nella mascella appuntita e nei capelli che si diradavano. Tutto quell’amore e quella sofferenza lo confusero. La profondità dei legami di sangue. Provò una compassione e un rimpianto che lottavano per manifestarsi.

Lei gli disse che stava scrivendo un libro sulla sua diserzione.

Un giorno li ospitava Robert, e quello dopo sua madre. Non sapeva come fosse successo. Sua madre affittò un appartamento abbastanza grande per tutti, anche se lei doveva dormire in soggiorno. Fu come rivivere gli anni dell’infanzia, con il letto in soggiorno, e una notte rimasero alzati fino a tardi, madre e figlio, dopo che Marina e la bimba si erano addormentate.

– Non mi sembra una russa.

– Ma è russa, mamma.

– Be’, è proprio una bella ragazza.

– Ti ammira, sai? Dice che la casa è tanto pulita e ordinata. Le piacciono i tuoi capelli soffici, dice. Ma niente libro, mamma.

– Sono andata dal presidente Kennedy. Ho fatto le mie ricerche. La tua diserzione ha avuto per me conseguenze logoranti.

– Mamma, tu il libro non lo scriverai.

– Parla della mia vita come sono stata costretta a viverla quando non sapevo se eri vivo o morto. Io posso scrivere quello che è mio, Lee.

– Lei ha dei parenti, laggiú, che rischierebbero di finire nei guai.

– Nei guai. Ma tu hai pagato dieci dollari a una dattilografa per copiare le pagine del tuo libro.

– Quello è un libro diverso.

– Parla della Russia e delle porcherie di quel sistema.

– Ma è diverso. Il Kollettivo. Parla di condizioni di vita e di lavoro. Cambierò i nomi delle persone per proteggerle. Non credere che sottovalutiamo il fatto che hai comprato vestiti per la bambina, e che cucini e ci dai da mangiare e cosí via.

– Quei dieci dollari che ti ho dato tu li hai dati a quella donna per scrivere a macchina.

– È un libro di osservazioni, mamma. Io devo dei soldi al Dipartimento di Stato per il rimpatrio. Robert ci ha pagato l’aereo da New York. Sto soltanto cercando il modo di pagare i miei debiti.

– Io ho diritto di scrivere il mio libro, – replicò lei. – Il presidente non era disponibile quella volta, ma ho parlato con gente del governo durante una bufera di neve, e mi hanno promesso che si sarebbero occupati della questione.

– È soltanto un articolo, non un libro. Sto facendo copiare a macchina degli appunti per un articolo. Sono tante pagine.

– Quante pagine ti ha battuto?

– Dieci. Avevo i soldi solo per quelle.

– Un dollaro per pagina a casa mia è una truffa.

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