Liguria by AA.VV

Liguria by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: TCI
pubblicato: 2021-07-04T22:00:00+00:00


4.2 Le valli del Neva e dell’Arroscia

Due itinerari automobilistici da Albenga a Castelvecchio di Rocca Barbena, di circa 19 km; da Albenga a Ponte di Nava, di circa 42 km, deviazioni escluse (carta a pag. 148)

La qualità dei borghi montani e il paesaggio, soprattutto sulle creste, ripagano del percorso tortuoso, con molte curve. La prima direttrice risale la val Neva, stretta e incassata tra pareti calcaree. La valle Arroscia è meno angusta e più solare, godendo di una migliore esposizione. Da Pieve di Teco però la SS28 diviene stretta e tortuosa e raggiunge, in un paesaggio alpino, lo spartiacque al colle di Nava, noto per la presenza di lavanda spontanea.

Cisano sul Neva

Il borgo (52 m, ab. 2000 circa), fortificato e di grande richiamo ambientale, fu fondato nel XIII secolo da Albenga per proteggere il territorio a nord-ovest. Delle mura originarie a perimetro quadrangolare restano alcuni tratti composti da ciottoli di fiume rinforzati da conci di pietra locale. Parte delle mura fu usata per la realizzazione del trecentesco campanile affiancato alla chiesa di S. Maria Maddalena (XVII secolo), affacciata su una bella piazza da cui si scende al raccolto nucleo abitato; risalendo il fiume per poche centinaia di metri, presso il cimitero la chiesa di S. Calocero conserva un bella serie di archi binati della fase costruttiva romanica (XI secolo).

Val Pennavàira

Da Cisano sul Neva si può risalire la selvaggia valle, sito di ritrovamenti paleontologici e preistorici nelle numerose grotte, frequentata per le falesie dove si pratica l’arrampicata sportiva. Esempio di borgata medievale recuperata, la frazione Colletta di Castelbianco (366 m) fu abbandonata in seguito ai danni del sisma del 1887 e ricostruita con criteri filologici negli anni ’90 del XX secolo. Oggi è un albergo diffuso. Alla testata della valle, ai piedi del monte Armetta (1739 m) il rifugio di Pian dell’Arma, sull’Alta Via dei Monti Liguri, è punto di partenza per escursioni guidate, arrampicate e nordic walking.

Zuccarello*

Il piccolo borgo (130 m, ab. 300 circa) di impianto lineare, in parte ancora murato, fu fondato dai Clavesana nel 1248, che fecero del castello sovrastante il centro feudale della valle; subentrarono i Del Carretto e, nel 1625, la Repubblica di Genova. La via Tornatore che attraversa l’abitato, fiancheggiata da caratteristici portici di struttura medievale, collega le due porte turrite cui erano connesse le cortine murarie che scendevano dalla collina del castello: a nord la porta Soprana (o del Piemonte) e a sud la porta Sottana, sulla strada che risale da Albenga. Dalla parte opposta la difesa era affidata al fiume (scavalcato da un bel ponte medievale a schiena d’asino) e alla sua sponda rocciosa, sulla quale anche oggi poggiano le case. La parrocchiale di S. Bartolomeo conserva il campanile antico, risalente nella parte inferiore al XII-XIII secolo e nella parte superiore al XIV secolo, con bifore e trifore in pietra locale; all’interno custodisce una tela del pittore voltrese Orazio De Ferrari (Madonna con il Bambino e santi, prima metà del Seicento) e una bella cassa processionale ottocentesca. Dall’estremità della via un sentiero porta



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