Lo sport del doping Chi lo subisce, chi lo combatte (Italian Edition) by Donati Alessandro

Lo sport del doping Chi lo subisce, chi lo combatte (Italian Edition) by Donati Alessandro

autore:Donati, Alessandro [Donati, Alessandro]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Storia di un finanziamento negato

Cinque giorni dopo arriva la conferma della totale intesa tra il Coni e Conconi (Bellotti, che è napoletano, celia: «Con coni, non poteva avere un destino diverso!»): il presidente del Coni si scomoda per annunciare che «Conconi è molto vicino ad individuare il modo per scoprire l’eritropoietina». Sei giorni più tardi Pescante mi chiama per preannunciarmi che Conconi invierà una proposta con richiesta di finanziamento per un progetto mirato a definire un metodo anti-doping di rilevamento dell’Epo nelle urine. Poi aggiunge: «conto su di Lei affinché, all’interno della Commissione scientifica, si evitino ripicche e gelosie e il finanziamento venga accordato». Pescante si riferisce al professor Gianni Benzi che è un farmacologo di livello mondiale e che ha assunto da tempo una posizione molto critica nei confronti del professor Conconi. Lo chiamo e lo informo che Conconi sta per trasmettere la richiesta di finanziamento alla nostra Commissione. Benzi mi suggerisce immediatamente di indire un bando aperto ad altri Istituti universitari e di ricerca, sia italiani che stranieri. Scrivo e telefono, dunque, al presidente del Coni per informarlo che la Commissione scientifica non può assegnare il progetto ad personam. Pescante si dimostra piuttosto scocciato.

Dagli atti giudiziari: il 26 settembre il professor Conconi scrive una lettera al presidente del Coni e, per conoscenza, al direttore generale Luciano Barra non solo per trasmettere il progetto ma, addirittura, una bozza del bando.

Il 10 ottobre 1994, Conconi scrive al presidente del Coni, al direttore generale Barra e a me trasmettendo il suo progetto e una richiesta di finanziamento di 200 milioni di lire. È evidente il fine che lui e il Coni perseguono nel trasmettere la richiesta a me e non alla Commissione: cercano di coinvolgermi e contano sulla mia capacità di far approvare il progetto dalla maggioranza della Commissione. Invece, ne trasmetto copia al professor Benzi e intanto mi reco presso la cattedra di chimica dell’Università La Sapienza per chiedere un parere. Inoltre, interpello il dottor Alberto Giarrusso del laboratorio anti-doping di Roma che, oltre ad essere un chimico di grande esperienza, conosce in concreto le caratteristiche e gli standard necessari di una nuova metodologia di analisi anti-doping. Tutti gli esperti interpellati concordano nel ritenere il progetto di Conconi privo di qualsiasi possibilità di successo.

Il 19 ottobre 1994, la Commissione scientifica anti-doping esamina il progetto di Conconi. Interviene il dottor Giarrusso che, con una succinta ma definitiva analisi, lo giudica tecnicamente sbagliato e superato. Conconi è sorpreso e talmente confuso che chiede aiuto allo stesso Giarrusso per correggere il progetto e poterlo ripresentare. La richiesta è talmente ridicola che gli stessi medici del Coni diventano improvvisamente coraggiosi e invitano Conconi a ritirare il progetto e a ripresentarlo più in là, adeguatamente corretto. Al termine della seduta, Conconi esce dalla sala riunioni sconvolto, al punto da venire da me e dirmi: «ma Donati, il Coni ci tiene a questo progetto e anche il Cio!». Gli ribatto: «qual è il problema per Lei? Si faccia finanziare direttamente dal Suo amico presidente del Coni o dal Cio!».



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