L'origine dell'Hotel Dumort by Cassandra Clare

L'origine dell'Hotel Dumort by Cassandra Clare

autore:Cassandra Clare
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-10-09T22:00:00+00:00


Ottobre

~ 1929 ~

Magnus aveva in un certo senso perso interesse nei confronti del suo locale. La chiusura che doveva durare qualche giorno si estese a una settimana, poi a due, poi a tre. Con il Mr. Dry temporaneamente inaccessibile, alcuni dei suoi clienti abituali si erano ritrovati senza posti dove andare. E così, ovviamente, si presentavano in hotel da Magnus tutte le sere. All’inizio si trattava solo di una o due persone, ma nel giro di una settimana si era formato un andirivieni continuo. Si arrivò al punto che la direzione dell’hotel sottolineò cortesemente che “il signor Bane potrebbe aver piacere a portare i suoi amici e colleghi altrove.” Il diretto interessato ripose, con altrettanta cortesia, che quelli non erano suoi amici o colleghi. In genere erano perfetti sconosciuti. E la direzione non ne fu particolarmente lieta.

In realtà Magnus non era stato del tutto sincero: Alfie c’era da sempre e ormai aveva preso residenza permanente sul suo divano. Soltanto, più passava il tempo più quel ragazzo si incupiva. Durante il giorno andava al lavoro chissà dove, poi tornava ubriaco e così restava. Finché, a un certo punto, smise di andare al lavoro.

— Si sta mettendo male, Magnus — gli disse un pomeriggio risvegliandosi dal torpore indotto dal whisky.

— Ne sono sicuro — rispose lui, senza nemmeno alzare lo sguardo dalla sua copia di Guerra e pace.

— Dico sul serio.

— Non ne dubito.

— Magnus!

Lo stregone alzò la testa stancamente.

— Si sta mettendo male, non può durare. Sta già cominciando ad andare a pezzi. Guarda!

Sventolò un quotidiano nella sua direzione.

— Alfie, dovresti essere un po’ più specifico. A meno che tu non stia parlando di quel giornale, che a me però sembra in condizioni perfette.

— Sto dicendo — e a quel punto Alfie si mise dritto e distese lo sguardo oltre lo schienale del divano — che l’intera struttura finanziaria degli Stati Uniti potrebbe crollare da un momento all’altro. Tutti dicevano che poteva succedere e io non ci ho mai voluto credere, ma ora sembra che potrebbe capitare davvero.

— È così.

— Ma come è possibile che non ti interessi?

— Esperienza — rispose Magnus, tornando a posare lo sguardo sul libro e voltando pagina.

— Non so — Alfie scivolò un filo verso il basso. — Forse hai ragione. Forse andrà tutto bene. Deve andare bene, vero?

Magnus non si prese la briga di spiegare che non era quello che aveva detto. Alfie sembrava rincuorato, e questo gli bastava. Soltanto che ora aveva perso il filo della lettura e non aveva più voglia di proseguire… Quegli ospiti cominciavano a diventare irritanti.

Dopo qualche giorno, Magnus si stancò del tutto della compagnia di quella gente, ma non voleva buttarla fuori. Sarebbe stato sgarbato. Più semplicemente, prese un’altra suite su un altro piano e smise di tornare a casa. Gli ospiti sembrarono accorgersene, ma nessuno se ne preoccupava fintanto che la porta della vecchia suite di Magnus restava aperta e il servizio in camera non veniva interrotto per mancanza di fondi.

Magnus cercò di occupare il tempo con attività



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