L'oro nelle cicatrici. In corsia ho imparato a ricevere by Gianluca Mangeri

autore:Gianluca Mangeri [Mangeri, Gianluca]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Aliberti
pubblicato: 2021-12-14T23:00:00+00:00

Gloria e il vestito bianco

È il 20 novembre quando incontro Luigi di Mantova. Ha settantaquattro anni. Esordisco così: «Buongiorno Luigi. Che si dice a Mantova? Sta bene la Madonna delle Grazie?» Luigi inizia a parlare di questo bellissimo e originalissimo santuario cui i mantovani sono molto devoti. Proseguendo la conversazione, arriva un momento in cui si fa triste in volto, quando mi racconta che il 5 novembre è morta la moglie Gloria. Luigi è visibilmente commosso: sono passati solo quindici giorni. Avrebbero dovuto festeggiare il cinquantesimo di matrimonio nel giugno 2021. Pensando al giorno felice di quasi cinquant’anni fa, commenta: «Ci eravamo promessi di essere fedeli nella salute e nella malattia, nella gioia e nella sofferenza. E così è stato. Poi, come il Signore ha dato così ha tolto…»

Luigi prosegue raccontandomi di come hanno vissuto gli ultimi anni: «Ha tanto sofferto Gloria, la malattia l’ha veramente distrutta. Il nostro conforto è stata la fede: tutte le domeniche andavamo insieme alla messa in parrocchia, facevamo con difficoltà la salita che porta alla chiesa, anche se non è ripida. Ma la malattia rendeva tutto difficoltoso. Ora me la rivedo vestita di bianco, le sue vesti sono bianche, candide, perché è passata per la grande tribolazione e le ha lavate nel sangue dell’Agnello». Rimango in silenzio, stupito. Che densità di pensiero e quanta fede in queste parole riprese dall’Apocalisse! Lo guardo e noto che, nonostante respiri con difficoltà, il suo volto è trasfigurato. Parlando della moglie e del suo vestito bianco i suoi occhi hanno acquisito una nuova luce. Dopo un racconto così ricco e denso di amore temo che ogni mia parola risulti superficiale, persino banale. Mi viene solo da dire: «Caro Luigi, la tua Gloria fa parte della schiera dei redenti, di coloro che la sofferenza ha reso puri, belli, splendenti di luce. Il fatto che tu la veda così penso sia una grande grazia». Luigi riprende: «Sì, la vedo così in ogni momento, soprattutto quando prego». Mentre parla indica i libri delle preghiere che ha sul comodino e riesco a vedere bene il suo anello nuziale. Mi tornano alla mente le parole del misterioso orefice mentre pesa le fedi di Andrew e Teresa sulla sua particolare bilancia: «Il peso di queste fedi d’oro non è il peso del metallo, ma è il peso dell’uomo. Il peso di ognuno di voi e di voi due insieme».

In questi giorni Luigi sta ribilanciando l’amore. Il vestito bianco lo riporta alla diversa presenza di Gloria e alla loro diversa, ma inseparabile unione. Il peso dei loro anelli non è cambiato, Luigi lo sta solo ricalibrando sulla bilancia dell’Amore. Nei giorni successivi gli faccio questa proposta: «Domenica, nella messa, ricorderò Gloria e tu potrai seguirci via televisione al canale collegato con la nostra cappella». Dopo la messa salgo a trovarlo e gli porto la comunione, e mi appare contento e commosso insieme, ha gli occhi lucidi. Ancora una volta vedo il suo volto pieno di luce e gli dico: «Caro Luigi, immagino che ogni messa

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