L'ultima innocenza by Emiliano Morreale;

L'ultima innocenza by Emiliano Morreale;

autore:Emiliano Morreale; [Morreale, Emiliano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788838945106
editore: edigita
pubblicato: 2022-12-19T23:00:00+00:00


2

La casa dove nacque Alberto Grifi era un laboratorio che odorava di ferro, acidi e polvere bruciata. Suo padre costruiva apparecchi per il cinema, li riparava, sviluppava pellicole. Non ci sono, immagino, giochi più affascinanti di queste vasche e di queste macchine entro cui la luce manda avanti e indietro figure in movimento. Alberto giocava con la truka, marchingegno che impressionava più e più volte la pellicola creando effetti ottici e scritte, isolando dettagli e invertendo immagini come allo specchio. Continuò tutta la vita a giocare con gli attrezzi, a inventare e brevettare. Rotelle, lenti e cinghie erano strumenti di una rivoluzione che stava confusamente nella sua testa di bambino e di ragazzo. Girava viti, incollava nastri, innestava lenti; provava un mondo che nessuno aveva mai visto o che non esisteva ancora. Giovanissimo cominciò a lavorare come fotografo, operatore, fonico, paparazzo negli anni della dolce vita, e intanto girava piccoli film.

Roma era una città di borgate e di avanguardie; pittori, scrittori, galleristi, teatranti, la loro vita era un gioco che trasformava le arti in un’ingenua rivolta. Insieme al pittore Gianfranco Baruchello, Grifi comprò 150 mila metri di pellicole destinate al macero e per sette mesi ne smontarono e incollarono i frammenti. Il risultato lo chiamarono Verifica incerta: un viaggio in immagini desuete e deperite, rimontate e cambiate di senso. Il cinema diventava parodia, scarto, déjà vu, i gesti degli attori si ripetevano, lo spettatore inciampava continuamente nella realtà fisica della pellicola. Baruchello creò in parallelo una finta corrispondenza tra gli attori del film, una finta contabilità, finti grafici e progetti. Grifi si nascondeva nello studio del pittore, faceva pedinare e perseguitare con telefonate un amico attribuendogli le avventure dei personaggi del film, come una controfigura nella vita reale. Verifica incerta fu mostrato a Parigi con l’idea di fare a pezzi la pellicola alla fine della serata e distribuirla al pubblico, ma la reazione entusiasta degli spettatori (tra i quali c’erano Duchamp, Man Ray, Max Ernst, John Cage) spinse a replicare le proiezioni: a Palermo dal Gruppo 63, al Moma, al Guggenheim. La distruzione del film non ebbe luogo.

Tra il ’66 e il ’67 Grifi filma la sua compagna, la poetessa Patrizia Vicinelli, in un diario intimo che resterà segreto fino alla morte di lei, quasi trent’anni dopo. Subito dopo, Vicinelli recita in uno spettacolo di Aldo Braibanti, scrittore, ceramista, mirmecologo ed ex partigiano, da cui Grifi trae un altro breve film. Alla fine del ’68 Braibanti è condannato per plagio, reato affascinante da un punto di vista cinicamente letterario («Chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni») ed eredità del codice fascista che, in questo caso, punisce la sua relazione con un giovane piacentino di famiglia cattolica. Sono gli ultimi sussulti della reazione, si dicono i compagni, il mondo sta cambiando. All’inizio dell’anno Grifi era sul set di Orgonauti, evviva!, breve film sperimentale ispirato a Wilhelm Reich, in un luogo chiuso a Trastevere, invaso da luci psichedeliche e deformato da obiettivi inconsueti.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.