L'uomo di carta (Italian Edition) by Sharon Bolton

autore:Sharon Bolton [Bolton, Sharon]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2019-10-09T22:00:00+00:00

«Perché hai litigato con Luna?», chiesi un’ora più tardi a John Donnelly nella sala degli interrogatori, dove insieme a noi c’erano Tom e il difensore d’ufficio.

«Non era nulla di importante». Nel corso dell’ultima ora la sua arroganza e sicumera avevano ceduto il posto alla confusione e al nervosismo. Si era strappato le pellicine dell’unghia del pollice fino a farlo sanguinare e continuava a sospirare oscillando avanti e indietro sul sedile.

«Non lo metto in dubbio», risposi. «Ma Luna doveva ritenerlo abbastanza importante, se ha deciso di uscire di casa da sola con tutto quello che sta succedendo di questi tempi».

Lui fissò lo specchio alle mie spalle. «Chi c’è là dietro?», chiese.

La maggior parte degli interrogati non si rendeva conto della funzione di quello specchio.

«Non saprei», risposi in tutta franchezza. «Forse nessuno. In questo momento siamo molto impegnati».

Lui si passò una mano tra i capelli con un gesto che mi ricordò Larry. «Anche i genitori di Luna sono qui?», chiese.

Scossi la testa. «No. Il signor Glassbrook è fuori con la squadra di ricerca e sua moglie è a casa con Cassie. Nessun altro ascolterà quello che ci dirai».

«Vado a controllare», disse Tom, alzandosi. Uscì e riapparve pochi secondi dopo. «Non c’è nessuno», disse. «Sono usciti tutti a cercare Luna, che è quello che dovremmo fare anche noi. Allora perché non rispondi alle domande dell’agente Lovelady, John, così poi potremo darci una mossa?».

John abbassò lo sguardo sul ripiano del tavolo. «Voleva che facessi sesso con lei», disse.

«E qual era il problema?», chiesi.

John sollevò gli occhi. «Ha soltanto quindici anni. Suo padre mi avrebbe ucciso».

«Questo è poco ma sicuro», disse Tom. «Ma sono anche sicuro che la maggior parte delle quindicenni non rifiuterebbe un’offerta sessuale per timore di destare l’ira paterna».

John lanciò un’occhiata a Tom. «A quindici anni è illegale!».

«Molto ragionevole», commentai.

«Era da un po’ che mi stava addosso», continuò John, fissando me questa volta. «Le dicevo che dovevamo aspettare, ma poi lei rispondeva che era perché non la trovavo bella. Mi accusava di volerla mollare per mettermi con Tammy. E poi voleva sapere se avevo fatto sesso con Patsy perché…», si bloccò.

«Perché tutti sapevano che Patsy aveva un debole per te», dissi.

«Non l’ho mai fatto, lo giuro».

«E Susan Duxbury?», chiese Tom. «Con lei hai fatto sesso?».

John arricciò il labbro in una smorfia di disgusto. «La conoscevo appena».

«Era nella stessa classe, e tu sei un bel ragazzo. Dovevano farti la corte in molte. Non dirmi che le respingevi tutte».

John distolse lo sguardo e fissò di nuovo lo specchio. «È arrivato qualcuno, dall’altra parte?»

«Non mi pare», risposi. «Che cosa hai paura di dire?».

«Chi altri verrà a sapere quello che vi dirò?»

«Dipende da quanto sarà rilevante ai fini dell’indagine», risposi. «Se è qualcosa che riguarda Luna, faresti meglio a non tenertelo per te».

John si passò le mani sulla faccia. «Non riguarda Luna, riguarda me. Be’, in qualche modo c’entrano anche Luna e le altre ragazze. Voglio che sia ben chiaro che non avevo una storia con nessuna di loro».

Avevo la sensazione di sapere cosa stava per dirmi John.

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