Manifesto della Melanconia by David Ritz Finkelstein

Manifesto della Melanconia by David Ritz Finkelstein

autore:David Ritz Finkelstein [Finkelstein, David Ritz]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2024-05-27T22:00:00+00:00


L’arco lunare

Non mi è mai capitato di vedere un arco lunare. Ma di nuovo la NASA fornisce l’immagine, e la Bibbia la didascalia.7 L’unico arco nel cielo biblico è l’«arco nelle nuvole» che Noè vide dopo il diluvio, un esempio supremo di rivelazione divina, una comunicazione diretta col divino. La Genesi non dice se Noè vide l’arco di giorno o di notte. E Dürer non aveva scelta, una volta allestita la scena nel buio della notte. Nella Genesi, la luce nei cieli e l’arco nelle nuvole rappresentano due grandi doni di Dio, e quindi l’immagine dovrebbe essere gioiosa. Eppure, è cupa e nuovamente ambigua.

Lo spettatore di un qualsiasi arco lunare, oppure solare, si trova sulla normale al piano dell’arco passante per il centro dell’arco stesso. L’occhio di Dürer dovrebbe quindi trovarsi esattamente davanti al punto dell’orizzonte che giace sotto il punto più alto dell’arco lunare. Ma questa non coincide precisamente con la posizione in cui è, ossia di fronte al punto di fuga delle linee dell’edificio, che si trova sotto l’occhio del demone, anche se la distanza fra i due punti è solo di un centimetro circa.

Quando guardiamo direttamente un arco fra le nuvole, la sorgente luminosa deve trovarsi esattamente dietro di noi, e molto probabilmente Dürer lo sapeva per esperienza personale. L’artista è in piedi davanti al demone, un briciolo a sinistra rispetto al centro dell’arco. Quindi, per creare tale arco la luna dovrebbe essere dietro di lui e appena alla sua sinistra. Ma stando alle ombre sulla casa e sulla faccia dell’angelo, la luna è dietro l’artista e molto spostata alla sua destra. Questa incongruenza ottica sembra priva di significato, ma non dobbiamo credere che Dürer abbia commesso un errore nel raffigurare la Natura. Se avesse seguito la legge naturale, l’arco sarebbe stato molto al di fuori dell’inquadratura, alla nostra sinistra. Egli voleva che l’ombra sul profilo dell’angelo lasciasse aperta la possibilità della melanconia, e che la promessa di Dio nel cielo esprimesse fede e ispirazione, una combinazione fisicamente complicata o impossibile secondo qualsiasi visuale. Mi viene da pensare che egli abbia deliberatamente sacrificato la verità ottica per una più grande verità artistica, consapevole che pochi se ne sarebbero accorti, o vi avrebbero dato importanza.



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