Milly Vodović by Nastasia Rugani

autore:Nastasia Rugani [Rugani, Nastasia]
La lingua: fra
Format: epub
ISBN: 9782352893929
Google: jh1NvAEACAAJ
editore: La nuova frontiera
pubblicato: 2018-04-15T15:51:27+00:00

10

Arrivando a Walton Lane, la musica è talmente forte che Milly la sente tamburellare contro la sua maglietta nuova.

Da un lato vorrebbe indossarla ogni giorno, perché somiglia a quella di Michael Jackson nel video di Beat It. Manca la tastiera del piano ma le note musicali sono disseminate allo stesso modo. Dall’altro non le piace la rigidità delle maniche, e nemmeno quella gonna che le dà l’impressione di essere qualcun altro. Sotto l’ombelico, Milly sembra essere scomparsa. Con le gambe strette a quel modo nella stoffa rigida non avrà mai l’audacia di arrampicarsi sugli alberi. Quanto ad attraversare il ruscello schiumoso, inutile perfino pensarci; i colori pastello non tollereranno la più piccola macchia.

Allora Milly procede in modo diverso, a piccoli passi calmi e prigionieri. Forse anche perché, per la prima volta da molto tempo, nessuno dei suoi vestiti è appartenuto ad Almaz. Senza aver osato confessarlo a sua madre, per lei è stato doloroso abbandonare il cotone familiare del fratello per materie così ruvide e inabitate. Dopo tanti anni passati con addosso le sue avventure, vestita con quegli indumenti senza storia Milly si sente un po’ nuda e traditrice. “Ma è importante avere cose che siano solo tue” ha insistito ancora una volta la madre stamattina, mentre Milly si apprestava a infilarsi i pantaloncini di Almaz. Avrebbe preferito sentire quella frase prima della morte, quando sognava di essere figlia unica. Non capisce perché la delizia dell’usura ormai produce nei Vodović un malessere tanto potente. Perché i mobili devono cambiare posto e sfoggiare nuovi rivestimenti. Perché sua madre trema ancora di più quando posa gli occhi su uno di quei maglioni dalla consistenza lanuginosa quanto un frutto estivo. Perché dimentica di respirare al punto da essere colta da un singhiozzo violento che sembra strapparle via la vita. Milly non ha capito che il dolore di sua madre non batte allo stesso ritmo del suo.

Là dove Milly assapora ricordi d’infanzia, Petra teme i rimpianti che corrodono. E il supplizio può essere infinito, quando contempla un paio di pantaloncini sbiaditi. Perché fanno risorgere gli zigomi arrossati di un bimbetto imbarazzato per le macchie d’erba dietro al sedere. E Petra si rivede strofinare i jeans con il limone, imprecando contro Mamaz e il tempo perso. Quel tempo perso a pulire, a sgridare il figlio invece di amarlo ancora di più. Quel tempo di cui nessuno ha saputo apprezzare l’importanza e che ormai è sprecato per sempre. Un buco in un calzino ed ecco il rimpianto di avergli insegnato troppo presto a cucire. Almaz ha smesso di chiederle aiuto all’istante, e il tempo si è smarrito in altri modi – altrettanto disastrosi. Certo, se Petra spiegasse, Milly potrebbe sentire la portata del dolore contenuto in un paio di pantaloncini. Farebbe sicuramente molta meno fatica a chiudere il cotone in un cassetto. Ma i Vodović non condividono le ferite del presente, non più di quanto facciano con quelle del passato. Mentre giunge a quella constatazione deludente, la ragazzina si imbatte in Swan.

Lui spalanca gli occhi e, come se la vista lo ingannasse, prosegue per la sua strada con passo svelto.

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