Miss Demonio by Pamela Boiocchi & Michela Piazza

autore:Pamela Boiocchi & Michela Piazza [Boiocchi, Pamela & Piazza, Michela]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781980482154
Google: 2ugEuAEACAAJ
Amazon: 1980482152
editore: Independently published
pubblicato: 2018-03-06T00:00:00+00:00

CAPITOLO 10

Byron aveva trascorso una notte agitata. Non gli era riuscito di prendere sonno che poche ore prima dell’alba.

Ciò che era accaduto con Georgina lo aveva lasciato insoddisfatto e afflitto da un fastidioso senso di colpa. Non avrebbe dovuto approfittare di quello che gli veniva offerto.

Si era sentito uno sciocco, perché quella truffatrice aveva cercato di mercificare la sua stessa virtù, usandola come pagamento per i suoi servigi. Ancora peggio, non l’aveva avvisato in alcun modo di come stavano le cose e, di conseguenza, lui l’aveva amata come se fosse una donna esperta.

Per Dio, come aveva potuto farle certe cose? Era stato un verme. Non si trattava a quel modo una vergine!

Miss Demonio era riuscita un’altra volta a ingarbugliargli i pensieri.

Una voce molesta in fondo alla coscienza non faceva che ripetere a Byron che, se anche avesse saputo che Georgie era illibata, non sarebbe riuscito a rifiutare i baci e le carezze che gli aveva offerto…

“Al diavolo, l’ho respinta invece!” borbottò fra sé, stringendo i pugni.

Quella constatazione però non riuscì a farlo stare meglio, dal momento che non era stato né forte quanto avrebbe voluto, né abbastanza debole da godersi il premio.

In preda a un feroce mal di testa, Byron raggiunse il piano terra e trovò al tavolo della colazione Joseph con la moglie Katy. Lieto di non avere la compagnia di altri, il ragazzo prese posto e accettò una fetta di pane tostato su cui andò a spalmare un’abbondante dose di marmellata.

“Ci sono novità?” Il viso rotondo e bonario di Joseph era contratto in un’espressione affranta.

“Niente di rilevante o definitivo.”

“Ma stasera tornerà l’ispettore Peters!” Il cugino fece una smorfia depressa. “Nessuno vorrà più accettare i nostri inviti, dopo questa faccenda.”

In quel momento, sulla soglia comparve Sir Hugh, abbigliato in maniera impeccabile e con i capelli in ordine; la preoccupazione che provava verso la sua protetta non gli impediva evidentemente di essere elegante come sempre.

Al suo braccio stava Georgina, pallida e silenziosa eppure anch’essa del tutto presentabile: le lunghe chiome corvine, che solo poche ore prima l’investigatore aveva sciolto, erano adesso raccolte in una pettinatura elaborata e severa; il corpo che lui aveva scoperto ed esplorato con la bocca e con le mani, nascosto da un casto abito di pizzo.

Byron, che - preda dei troppi pensieri - era sceso dopo essersi lavato la faccia ma senza quasi prestare attenzione all’abbigliamento e senza neppure essersi preso la briga di pettinarsi, ammirò la sua forza d’animo.

Incapace di distogliere lo sguardo dalla veggente, la osservò prendere posto al tavolo dopo che Sir Hugh le ebbe scostato la sedia. Si domandò se avesse scelto quel vestito per apparire più virginea e innocente: per una volta, il décolleté era modesto e chiuso da piccoli bottoni di madreperla. Il candore della stoffa contrastava in modo delizioso con il nero dei capelli.

Miss Hill salutò compostamente Joseph e Katy e accolse con un sorriso anche l’arrivo di Allegra, che le si sedette accanto. Ma per Byron non ebbe che uno sguardo freddo e fugace: poi si dedicò alla

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