Moneta e promesse by Paolo Zannoni

Moneta e promesse by Paolo Zannoni

autore:Paolo Zannoni [Zannoni, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2024-02-27T12:00:00+00:00


Lana e seta

Nel 1540 era Benedetto Di Gondola a gestire gli affari di famiglia, sfruttando al meglio le ragosie. A Venezia comprava seta da Camillo & Lorenzo Strozzi e la spediva a Londra, per rivenderla. A Londra comprava lana di jersey – molto richiesta nel continente – e la spediva a Firenze e Roma. Benedetto conosceva bene il commercio internazionale e le sue navi non viaggiavano mai vuote: le stive erano piene sia all’andata sia al ritorno.

Ma procurarsi la merce da caricare sulle navi non era facile. A Venezia, Benedetto doveva pagare la seta all’acquisto, ma incassava il ricavato della seta a Londra e solo al momento della vendita. Con il jersey avveniva lo stesso: pagamento a Londra all’acquisto e incasso a Firenze se e quando il tessuto veniva ceduto. La sfida per Benedetto non era solo logistica. Per riempire le stive delle ragosie doveva muovere valore nello spazio e nel tempo. Cosa che è sempre difficile e che lo era particolarmente nel 1500.

Benedetto non poteva trasferire valore con la moneta – le monete d’oro e d’argento erano scarse e muoverle tra Londra, Venezia, Roma e Firenze era difficile e rischioso: occorreva trovare un’alternativa.

A Venezia si accordò con gli Strozzi per il prezzo, la data e il luogo del pagamento consegnando alla famiglia un documento scritto di poche righe. Benedetto per prima cosa riconosceva il proprio obbligo a pagare il prezzo concordato al momento e nel luogo stabilito; poi ordinava a uno dei suoi rappresentanti di effettuare il pagamento concordato.

Il documento dato agli Strozzi era una lettera di cambio, uno strumento finanziario usato in tutto il mondo – per la prima volta forse dai cinesi all’epoca della dinastia Song, tra il 960 e il 1279, e comunemente impiegata anche dai mercanti arabi e di altri Paesi in tutto il Vicino Oriente. Fonti diverse descrivono la lettera di cambio in maniera non sempre uguale. Il Dizionario di Storia di Treccani definisce la lettera di cambio come segue:

Atto notarile con il quale un banchiere (prenditore) che aveva ricevuto un versamento da un cliente (datore) ordinava a un altro banchiere operante su un’altra piazza (trattario) di pagare un beneficiario. Questo tipo di documento, che apparve verso la metà del XII secolo, costituì la prima forma rudimentale di cambiale. L’utilizzo delle lettere di cambio permetteva il movimento di capitali da una piazza all’altra evitando il più rischioso trasporto del denaro contante.



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