Motel Flamingo by Sleeping Monster

Motel Flamingo by Sleeping Monster

autore:Sleeping Monster [Sleeping Monster]
La lingua: ita
Format: epub
editore: KoiPress
pubblicato: 2020-09-06T22:00:00+00:00


22/07/1978 - Sabato pomeriggio ore 15:00

Emil aveva percorso la silenziosa strada di casa a piedi lungo lo sterrato, passando di fronte alla casa della famiglia ucraina. Fuori dalla porta un ragazzo di circa quindici anni dai capelli biondi e la carnagione pallida era seduto sui gradini dell’ingresso con in mano un coltello dal manico di legno. Reggeva un tozzo ramo di un albero che stava intagliando. Al passaggio di Emil il ragazzo si era fermato tenendo la lama conficcata nella corteccia. Si erano scambiati un gesto col capo ed era tornato sulla sua opera. Da quel pezzo avrebbe potuto ricavare una bestia dal corpo lungo, forse un serpente o una lucertola, aveva valutato Emil, che da ragazzo aveva trascorso pomeriggi interi a cesellare forme astratte o qualsiasi cosa il suo umore gli ispirasse.

Raggiunta la strada principale il frastuono delle auto e dei camion che circolavano si fece più forte. Emil camminò per altri cento passi costeggiando la stretta carreggiata fino all’incrocio successivo dove si trovava una cabina telefonica. Sfilò dalla tasca dei pantaloni una piccola rubrica dalla custodia in finta pelle marrone. Le pagine al suo interno avevano gli spigoli ricurvi o strappati. Nomi e numeri scritti con un tratto inesperto tappezzavano le piccole pagine a righe.

Emil raggiunse la lettera L scorrendo i nomi fino a trovare quello di Lukas.

Infilò una moneta nell’apparecchio e compose sul disco i sette numeri, rimanendo in attesa.

Dall’altra parte del ricevitore il telefono squillò otto volte prima che qualcuno rispondesse. Uno squillo in più ed Emil avrebbe riattaccato.

«Chi è?» aveva risposto una voce giovane ma severa.

«Emil.»

«Cosa vuoi?»

«Ho un affare da proporre.»

«Aspetta...»

La cornetta era stata appoggiata su un ripiano e i passi di Lukas si erano fatti sempre più distanti. Emil aveva riconosciuto il rumore di una porta che si apriva per poi richiudersi. Dopo qualche istante Lukas era tornato al ricevitore.

«Fra un’ora, ti aspettano.»

«Okay.»

Al suo rientro a casa, il ragazzo seduto a intagliare il legno non c’era più.

Kasia stava raccogliendo i panni stesi su di un cavo che Emil aveva tirato da un gancio sul muro del garage fino a un albero sul retro della casa. Aveva lavato i suoi vestiti e quelli di Sofia in vista della partenza. Sarebbero partite l’indomani nel primo pomeriggio. Sua sorella Lena sarebbe venuta a prenderle in auto per portarle a casa sua e iniziare una nuova vita.

Sofia era nascosta da un lungo lenzuolo, aiutava la madre a piegare i capi nella cesta; nell’aria un odore di lavanda riempiva le narici.

«Ma quando andiamo al PlanetFun papà?»

Emil aveva forzato un sorriso senza rispondere cercando di cambiare discorso.

«Ho bisogno di parlare un momento con la mamma, cose da grandi. Okay principessa?»

Il sorriso di Sofia si era spento e a testa bassa era rientrata in casa. La Kasia ansimante di prima era scomparsa, ora di fronte a sé aveva un muro di ostilità.

«Forse le cose si possono sistemare, ho un affare per le mani...»

Kasia si era bloccata e aveva lasciato la maglietta appesa per una molletta fissandolo dritto negli occhi con ira.

«Cosa stai cercando di fare? So bene che tipo di affari può fare uno come te.



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