My Moby Dick by Humphrey William

My Moby Dick by Humphrey William

autore:Humphrey, William [Humphrey, William]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


7

Mi procurai la migliore attrezzatura disponibile sul mercato. Quel pesce meritava il massimo. Io meritavo molto meno e perciò acquistai il meglio perché avevo bisogno di tutto l’aiuto possibile. Per acquistarlo andai a New York perché dove vivevo non c’erano negozi di attrezzature per la pesca, per l’ottima ragione che non era zona di pesca in quanto l’unico fiume di dimensioni ragguardevoli era una fogna. I miei acquisti resero il negoziante addirittura cameratesco (ficcanaso lo era di natura). L’accento mi tradì e ammisi di venire dal Texas; andavo in Canada per fare un po’ di pesca; un piccolo regalo che mi facevo per aver perforato un altro pozzo di petrolio.

Avevo bisogno di imparare, ma non sapevo a chi rivolgermi. Se a quei tempi fosse esistita una proliferazione di scuole di pesca a mosca quale c’è oggi, mi sarei iscritto a una sotto pseudonimo e dando un indirizzo falso, e in soli tre giorni – stando a quanto assicurano negli annunci pubblicitari – perfino io sarei riuscito a laurearmi in quell’arte e quella scienza, per ritornare poi a stringere d’istruito assedio la vecchia Ciclope.

Non conoscevo pescatori a mosca; dopo aver cercato di diventarlo io stesso, avere fallito ed essere retrocesso dalla mosca al lombrico, non avevo voluto conoscerne, evitando qualsiasi contatto con quei pochi che, di quando in quando, vedevo in lontananza lungo i corsi d’acqua. Ma quand’anche ne avessi conosciuto uno, e perfino se l’avessi conosciuto bene, in quel momento non mi sarei rivolto a lui perché non mi fidavo abbastanza di me stesso; anzi, l’avrei evitato con cura, certo com’ero che avrebbe notato la mia eccitazione e ne sarebbe stato incuriosito; la mia impazienza, l’ansia di imparare e di mettere alla prova l’insegnamento mi avrebbero tradito. In quei giorni negli occhi avevo sempre lo sguardo folle di chi ha contemplato prodigi. I pescatori a mosca sono dei tipi sospettosi e i loro sospetti si concentrano su un’unica cosa; avrebbe intuito il mio segreto e mi avrebbe seguito come un’ombra fino alla sua origine, nello Shadow Brook.

Decisi che avrei imparato dai libri: nessun altro sport ne ha sfornati altrettanti. La produzione letteraria sulla pesca con la lenza si divide in due categorie: manuali di tecnica e testi devozionali; i primi sono scritti da pescatori che scrivono, i secondi da scrittori che pescano. Avevo già letto numerose opere di prosa piscatoria del secondo tipo, sperando sempre di scoprire gli scritti di valore letterario che alcuni critici sostenevano esistessero in quel settore. E uno l’avevo trovato… ovvero, l’avevo trovato se Moby Dick può essere considerato un racconto di pesca. Ora dovevo dedicarmi ai manuali.

Dalla circospezione con cui chiedevo un libro sull’argomento, chiunque era giustificato a pensare che volessi sapere come fare quella certa cosa. Il commesso – uno di quegli sventurati la cui aria trasognata dichiarava più e meglio di un esame del sangue che anche lui era stato punto dalla mosca tse-tse della pesca alla trota, senza la speranza di chissà quali risultati – mi indicò alcuni volumi qualificandoli come “le ultime novità”.



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