Nel modo in cui cade la neve by Erin Doom

Nel modo in cui cade la neve by Erin Doom

autore:Erin Doom [Doom, Erin]
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Narrativa per Ragazzi
ISBN: 9791259571601
editore: Magazzini Salani
pubblicato: 2022-01-12T23:00:00+00:00


18

Mecum

I suoi occhi mi trovarono quasi per sbaglio.

Li vidi passare oltre prima di tornare di scatto su di me, veloci, come se fossi un abbaglio, qualcosa da non credere.

Mi si inchiodarono addosso. E il tempo si fermò.

Uno stupore gelido gli imprigionò i tratti del viso: Mason mi guardò con le palpebre freddate, la mandibola contratta, gli occhi di un animale selvatico che fissa la canna di un fucile.

Ed ero io.

Ero il proiettile, e persino la stanza sembrò sparire quando lo fissai intensamente da sotto le sopracciglia, come se per una volta la bestia bella e pericolosa fossi io.

Sono qui , ringhiò ogni poro della mia pelle, mentre lo sgomento lo immobilizzava. Lo vidi cedere di colpo: le pupille mi scesero addosso e scivolarono sulla stoffa lucente che mi fasciava i fianchi, sul gioco di laccetti che risaliva dai polpacci e i capelli argentei che mi ricadevano sulle spalle.

Tornò a incastonare lo sguardo nel mio. Mi fissò con un impulso torbido e ardente, incurante del mondo, della gente attorno a noi, e in quel momento desiderai trascinarlo fin lì, toccarlo proprio come fece quella mano.

La realtà tornò come uno schiaffo: il contatto tra noi si ruppe e l’ultima cosa che vidi fu il volto di Clementine mentre gli chiedeva se l’avesse sentita.

«Ivy!»

Fiona sgomitò tra i bicchieri di plastica, mentre qualcuno si allungava a lanciare occhiate al suo fondoschiena. Mi raggiunse con la birra in mano e sbuffò. «Finalmente ti ho trovata. Nate?»

«Era… qui» risposi frastornata, accorgendomi di averlo perso di vista. Lo intravidi all’angolo bar, che rideva e riempiva il bicchiere di una ragazza.

«Gli do dieci minuti prima di finire in piscina».

Io scossi la testa, guardandola ostinata. «Hai parlato con Travis?»

Fece una smorfia. «No».

«L’ho mandato a cercarti. Non ti ha trovata?»

«Cosa? Che hai fatto?» Mi guardò indignata. Poi realizzò che Travis se l’era svignata invece di cercarla davvero, e sembrò alterarsi ancora di più.

«Vai a parlare con lui» le intimai.

«Neanche per sogno!»

«Parlate di Travis?» Carly sbucò dalle spalle di Fiona. «Potrei giurare di averlo visto nello sgabuzzino della piscina… Oh, Ivy» mi si avvicinò cospiratoria. «C’è un mio amico che vorrebbe conoscerti. È laggiù, vicino alla finestra».

Seguii il suo sguardo e vidi un tipo biondo che ci osservava. Mi sorrise, ma avevo già distolto gli occhi, incapace come sempre di far fronte a quelle situazioni.

«Digli che ha la testa da un’altra parte» rispose Fiona al posto mio. «A proposito, sei riuscita a fare colpo su chi volevi?»

«Giusto, Ivy! Lo hai poi visto quello che ti piace?»

Tacqui, spostando lo sguardo altrove.

Che parola sciocca. Piacermi? No…

Mason non mi piaceva .

Io lo desideravo in modi che nemmeno riuscivo a comprendere.

Desideravo vederlo cadere ai miei piedi tanto quanto speravo mi trascinasse con sé, in una rovina senza fondo.

Lui respirava, e io lo odiavo per come mi faceva sentire.

Era un veleno. Un delirio vivente.

Ma il suo volto riempiva i miei sogni.

E la sua risata… era una musica. Io non avevo mai saputo come suonarla, ma mi si era infilata nel cuore come la melodia di una canzone stupenda.



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