Niceville by Carsten Stroud

autore:Carsten Stroud
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
editore: Longanesi
pubblicato: 2012-12-17T23:00:00+00:00

Byron Deitz e Thad Llewellyn hanno uno scambio di vedute

Byron Deitz era un tipo dalle capacità emotive limitate, e quel giorno i limiti erano fortemente messi alla prova. Era seduto al volante del suo Hummer giallo, sotto la pioggia, nel parcheggio della First Third Bank di Gracie. Aveva lo sguardo puntato oltre le gocce di pioggia che ricoprivano il finestrino oscurato dell’Hummer, verso il punto da cui sarebbe dovuto arrivare il signor Thad Llewellyn, assistant commercial accounts manager della First Third Bank di Gracie, per poi entrare nel suo veicolo, accomodarsi sul sedile del passeggero e rispondere a poche, semplici domande del cazzo.

Ma il signor Thad Llewellyn, assistant commercial accounts manager della First Third Bank di Gracie, non moriva esattamente dalla voglia di uscire e rispondere alle poche, semplici domande del cazzo di Byron Deitz.

Né aveva particolarmente gradito l’interludio di poche ore prima con Phil Holliman, il braccio destro di Byron Deitz.

Era avvenuto all’incirca all’alba sui gradini del portico del ranch di proprietà del signor e della signora Llewellyn, in una piccola valle ombreggiata non lontano dalla 336, pochi chilometri a sud di Gracie. Un posto generalmente – anzi, fino a quel momento – ritenuto dalla famiglia Llewellyn un luogo tranquillo e sicuro, al riparo dalla frenesia della vita sociale di Gracie, se non altro perché da quelle parti la vita sociale era pari a zero.

Almeno fino alle sei di quella mattina, quando la signora Llewellyn – nome da nubile Inge Bjornsdottir – era stata costretta a interrompere la seduta mattutina di hatha yoga da un frastuono martellante alla porta principale, seguito dal rumore dei passi concitati del marito che scendeva le scale dell’ingresso due gradini alla volta per precipitarsi alla porta, con un’espressione di panico totale dipinta sul volto stretto e sottile, le pantofole di pelle d’agnello che scivolavano sul parquet lucidato.

La signora Llewellyn aveva ascoltato, avida di curiosità, una conversazione breve ma memorabile tra Thad e il visitatore inatteso. Da quel che riuscì a vedere di quell’uomo, oltre la sagoma sparuta del marito, si trattava di un nero mostruoso con un gessato grigio che pareva incapace di contenerne l’enorme massa.

Le parole le parvero indecifrabili ma il tono della conversazione era piuttosto inequivocabile – aggressività e minacce hanno delle tonalità universali – e il colloquio terminò con la porta sbattuta in faccia a Thad con tanta forza da far vibrare le finestre accanto alla porta all’interno degli infissi fatti su misura.

Inge scivolò verso l’ingresso con la tunica da yoga azzurro cielo e le pantofole a forma di coniglietto rosa e lei e suo marito rimasero in silenzio, a guardarsi negli occhi, mentre il rumore di una grossa berlina che faceva manovra nel vialetto d’accesso circolare, schizzando preziosi frammenti di ghiaia di quarzo su tutto il loro portico Arts and Crafts, lentamente svaniva lasciando il posto a un silenzio carico di tensione.

«Chi era quell’uomo orribile?» disse Inge con voce squillante, mentre Thad le stava davanti nell’ingresso, afflosciato come una felce disidratata.

«Si chiama Phil Holliman, Inge» replicò Thad, con voce sommessa e gracidante.

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