Non provocarmi! – Vol. 5 by Emma M. Green

autore:Emma M. Green [Green, Emma M.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791025731499
editore: Addictive Publishing
pubblicato: 2016-08-10T22:00:00+00:00

***

Lunedì mattina. Nils si alza all’alba, lasciandomi da sola nel suo grande letto con le lenzuola ancora calde del nostro ritrovamento mattinale. Per dei lunghi minuti, stiracchio il mio corpo ancora segnato dai suoi denti, le labbra e la sua foga. Mi godo il silenzio, annuso il suo cuscino, osservo la sua camera più in dettaglio : nessuna foto, nessun indizio su di lui e il suo passato, ma libri e fumetti un po’ ovunque. Improvvisamente mi arriva un odore delizioso.

Caffè.

Ritrovo il mio gigante seduto al tavolo della cucina con gli occhi incollati su un documento di cui non so il contenuto.

- Cos’è? chiedo passandomi le mani tra i capelli in disordine.

- Il rapporto delle indagini sull’incendio.

- Allora? dico sentendo il mio polso accelerare.

- Inconcludente. È impossibile sapere se era doloso oppure no.

- Mi hai fatto paura… sospiro.

- Posso sapere cosa ti fa sorridere?

- Scelgo di vedere il bicchiere mezzo pieno, dico alzando le spalle. Per me è stato un semplice incendio.

- Tu e il tuo stupido ottimismo… sorride a sua volta.

Mi siedo sulle sue ginocchia, bevo un sorso del suo caffè poi attacco la sua mano destra.

- Cosa fai? grugnisce.

- Cambio le tue bende.

- Non sta a te farlo.

- Ho visto l’infermiera mentre lo faceva. Eviteremo di richiamarla.

- Valentine…

- Nils, stai zitto e lasciami fare, gli ordino improvvisamente srotolando la benda.

Non solo l’infermiera in questione è troppo carina per i miei gusti, ma mi piacerebbe prendermi cura di lui. Ma questo una volta di più, non oso dirglielo. Passo venti minuti a occuparmi delle sue mani ferite, a disinfettarle, ad applicare la crema poi a rifare con cura le bende. Nils osserva ogni mio gesto con aria concentrata. Alla fine, sembra soddisfatto e fa un test sulla mobilità delle dita.

- Le posso muovere un po’ di più, mi sorride. Lei è brava, infermiera Cox.

- Se ti stai immaginando che mi travestirò da infermiera…

- È il tuo momento per stare zitta, ridacchia a bassa voce prima di baciarmi con foga.

Questa lingua. Mio Dio, questa lingua. Ma il nostro bacio finisce presto, rimpiazzato dall’ennesimo avvertimento del mio protettore.

- Chiederò delle nuove analisi, dice improvvisamente sfuggendo alle mie labbra.

- Per fare cosa? Nessuno cerca di uccidermi Nils! Rapirmi per chiedere un riscatto è una cosa : è coerente. Ma farmi fuori, non interessa a nessuno!

- Falso. La morte di qualcuno fa sempre comodo a qualcun altro, riflette a voce alta.

- In ogni caso, con te, non rischio niente. Vero? mormoro accarezzando il suo petto.

- Smettila si stuzzicarmi! mi avverte alzandosi di colpo e facendomi sedere sul tavolo. Anzi, non smettere mai…

Niente mutande, mio capitano…

Essere ferito, vulnerabile, limitato non è nella natura del vichingo. Per tutta la settimana che segue, Samuel va altrove mentre Nils si lamenta, si innervosisce, non sopporta più le sue bende e la sua mancanza di libertà. Mi occupo di lui come posso, lo faccio pensare ad altro, lo faccio ridere, arrabbiare, lo coccolo durante tutto il giorno, gli faccio la doccia, lo vesto, lo svesto, mi addormento tra le sue braccia ogni sera, mi risveglio al suo fianco ogni mattina.

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