Non sfidarmi by Annalisa Parigi

autore:Annalisa Parigi
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Narrativa Rosa
editore: Amazon KDP
pubblicato: 2023-03-30T22:00:00+00:00

CAPITOLO 26

Cody

È il primo giorno di allenamento con Lily. Mi sto bevendo un succo d’arancia e quando sento dei passi in soggiorno mi volto e quasi soffoco. Indossa degli shorts striminziti e un top attillato che le lascia completamente scoperta la pancia.

Possibile che esca da casa sempre seminuda?

«Sei pronto, ragazzo del Nevada? Su, andiamo, sono carica!»

Inizia a saltellare sul posto e penso che sarà il parkour più difficile che abbia mai fatto.

Solo un paio d’ore, Cody. Solo un paio d’ore.

Dopo una bella corsetta a ritmo sostenuto, giungiamo al parco, nel mio angolo preferito, dove continuiamo con degli esercizi di riscaldamento necessari per non rischiare di farsi male.

Lily mi imita senza dire una parola. Se il suo silenzio perdurasse per tutto il tempo potrei anche sopravvivere a questa nostra frequentazione.

«Stasera sei di turno al Paradise?»

Ovvio, smentito all’istante.

«Sì.»

«Potrei farci un salto con le altre.»

«Basta che mi state lontano.»

«Vuoi avere campo libero per trovarti qualcuna da portarti a letto?»

La sua schiettezza mi spiazza, è disarmante. Comincio a fare dei piccoli salti alternandoli alla corsa, lei mi segue e mi auguro che la smetta di impicciarsi dei fatti miei.

«Allora?»

«Non avevi detto che non mi saresti stata addosso?»

«E dai, stiamo solo conversando.»

Sbuffo scocciato, tanto lo sapevo che l’idillio iniziale sarebbe durato il minimo sindacale.

«Se l’altra sera non facevi la scema, magari a quest’ora starei frequentando Christine.»

La sento ridere alle mie spalle, neanche la fatica la ferma dall’irritarmi.

«Dai, mi dispiace, devi ammettere però che è stato divertente. La tua faccia era esilarante. Credevo che la tipa ti avrebbe attaccato al muro. Comunque, su, ne troverai un’altra.»

«Spero al più presto, voglio trovarmi una brava ragazza con cui sistemarmi.»

Una risata fresca, piena e sentita mi fa voltare. Di nuovo si sbellica piegata in due con le mani sulle ginocchia.

«Lily, non puoi fermarti, continua a correre.»

«Oddio, ti prego, dammi un secondo, sto per morire. Non posso credere che tu l’abbia detto davvero. Sistemarti?»

«Sì, e allora? C’è qualcosa di male nel voler trovare la persona giusta e pensare al futuro?»

«No, per carità, è solo che… beh, suona strano, tutto qui. A ogni modo, a San Diego le donne non mancano, siamo in tante.»

Mi fa l’occhiolino accompagnandolo con un sorrisetto furbo e quelle dannate fossette mi centrano in pieno petto. La mia corsa sul posto si interrompe bruscamente.

È solo un bel visino, per la miseria. Che mi prende?

Devo subito smorzare questa sensazione.

«Direi che quelle come te non sono il tipo di ragazza che cerco.»

Si acciglia e si sposta davanti a me a braccia conserte, sospirando rumorosamente.

«E che cosa avrei io che non va? Non sono abbastanza per un damerino come te?»

Sostengo il suo sguardo e non so neanche come ci riesca, normalmente una situazione di questo tipo mi metterebbe in soggezione. Forse a darmi questa forza inaspettata è l’energia che mi scorre dentro grazie all’idea dello sport che faremo.

«Credimi, non vuoi saperlo.»

Ancora un sospiro, ancora un’occhiata di sfida.

«Ti sbagli, lo voglio eccome.»

«Ok, va bene. Penso che tu sia immatura, superficiale, viziata e narcisista. Ah, e pazza da legare.»

Fa una smorfia di disapprovazione, sembra quasi delusa.

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