Ogni cosa al suo posto (Italian Edition) by Dimitri Cocciuti

autore:Dimitri Cocciuti [Sconosciuto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: DC
pubblicato: 2017-08-18T22:00:00+00:00

*****

Era arrivato in ospedale con un po’ di anticipo rispetto al solito.

Il turno doveva iniziare alle 21:00, ma alle 19:50 Giovanni era già lì.

In pratica un miracolo.

Si dice, del resto, che niente succede per caso.

Quando Giovanni era entrato in ospedale anche i colleghi avevano riconosciuto in lui un’espressione più serena rispetto ai giorni precedenti.

Caterina era andata subito a salutarlo.

«Dottor Galvani! Visto che ha così tanta voglia di lavorare, vuole mettersi di buon umore con... non so, un’appendicectomia? O un’intossicazione?».

Giovanni aveva riso di gusto. «Ah! Se fosse curare pazienti colpiti da intossicazione a ridare il buon umore farei mangiare cibo avariato a chiunque per mesi e mesi!».

Caterina rideva sempre in modo sguaiato alle battute di Giovanni.

Arrivato nello spogliatoio si era infilato la divisa e il camice bianco. Uscito dallo stanzino, si era diretto verso l’ascensore ed era salito, come di consueto in quei giorni, al secondo piano. Aveva lo smartphone tra le mani e stava controllando i messaggi arrivati su WhatsApp. Nessun messaggio della moglie, che evidentemente non aveva preso affatto bene il rifiuto della mattina. Alzato lo sguardo aveva visto una figura femminile che stava procedendo nella sua direzione.

Guardandosi con quell’attenzione di chi in un primo momento non focalizza immediatamente la persona che si ha davanti Giovanni aveva realizzato chi fosse la donna.

Un sussulto al cuore.

Lei lo guardava con gli occhi accesi dallo stupore: «Giovanni. Sei proprio tu?».

Lui aveva annuito.

«Ciao Marianna».

Marianna lo fissava con astio: «Non ti chiedo cosa ci fai qui visto gli abiti che indossi».

«Non chiedo neanche a te cosa ci fai perché lo so perfettamente.» Marianna rimaneva impassibile.

«Già. Strani modi di rivedersi dopo tanti anni. Anzi, più che strani direi assurdi. E ovviamente non mi riferisco a noi».

Giovanni cercava di ostentare una certa normalità.

«Non l’avrei potuto immaginare neanche io».

Marianna si stava avvicinando a lui con calma serafica. Non aveva apprezzato quella risposta distensiva: «Già, è davvero incredibile, sia che lui sia in coma in quella stanza sia che tu, proprio tu, sia qui, davanti ai miei occhi. E davanti ai suoi, anche se li ha chiusi. Buona serata Giovanni».

Marianna chiudeva così quell’incontro senza voltarsi.

Giovanni era rimasto rigido, senza riuscire a dire nulla che avesse il senso profondo di ciò che invece sentiva dentro di sé. Si aspettava una reazione del genere, era preparato a tutto questo. E non ne era affatto stupito, in fin dei conti era stato il Re degli infami con Alessio.

Proseguendo per la sua strada era arrivato nella stanza di Alessio.

Aperta la porta senza far rumore l’aveva visto, il suo sonno forzato continuava con la speranza di una ripresa totale, senza danni.

Giovanni lo guardò in silenzio accarezzandogli i capelli con dolcezza. Afferrato il polso ne sentì il battito, in un gesto tanto professionale quanto istintivo.

Poi gli accarezzò la mano sinistra e la strinse forte.

«Cucciolo… Sei qui da pochi giorni, hai avuto un brutto incidente e stiamo facendo tutto il possibile per farti riprendere in modo perfetto. Devi solo avere un po’ di pazienza... e quella so che ce l’hai, perché anche se sono passati tanti anni sono convinto che sia rimasta sempre la stessa, proverbiale, quasi da far invidia.

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