Oligarchie by Giuseppe Berta

Oligarchie by Giuseppe Berta

autore:Giuseppe, Berta [Berta, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Voci
ISBN: 9788815318541
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2014-10-14T22:00:00+00:00


Globalizzazione e democratizzazione

Il momento d’oro delle «tigri asiatiche» si è verificato in concomitanza col dilatarsi dei confini dell’economia internazionale, che annunciava l’avvento della globalizzazione. La loro stagione migliore coincide con quel decennio, o poco più, compreso fra la metà degli anni Ottanta e l’insorgere della crisi finanziaria dell’autunno 1997, che per un attimo sembrò porre fine alla corsa della nuova Asia. Le quattro «tigri» vissero quella fase come un’affermazione improvvisa, che non delineava soltanto il loro protagonismo economico, ma metteva in risalto la loro identità complessa, fatta di un capitalismo sostenuto dallo stato e da una dirompente capacità di esportazione, di modernità improvvisa e di cambiamento politico. Il fermento che attraversò allora la Corea del Sud e Taiwan, Singapore e Hong Kong, svelandone il potenziale e le dotazioni, era politico non meno che economico.

Lasciando momentaneamente da parte le due grandi città-stato, ancora contraddistinte dall’eredità britannica, in Corea e a Taiwan maturò con un ritmo di impressionante celerità il passaggio a forme di democrazia che non avevano mai sperimentato[2]. Sia a Seul che a Taipei si consumò la storia delle autocrazie militari. In Corea l’approssimarsi delle Olimpiadi (1988), con l’urgenza di presentare al mondo il volto inedito di un paese che puntava orgogliosamente alla modernità in tutti i campi, accelerò la spinta verso il trapasso di regime politico, ponendo termine alla successione delle dittature militari. L’esperienza della democrazia (con tutte le cautele che l’uso di questo termine richiede quando si abbia a che fare con le nazioni asiatiche) può essere fatta risalire all’imminenza dei giochi olimpici, al dicembre 1987, quando Roh Tae-woo (anch’egli un ex militare, coinvolto nel colpo di stato del 1979) vinse le elezioni presidenziali, avviando una transizione rapida e soprattutto efficace, considerati i tempi in cui si sviluppò. Non a caso, per le Olimpiadi di Seul si adottò come slogan il binomio «armonia e progresso», segno della volontà di crescita pacifica ed equilibrata di una nazione che intendeva incarnare le aspettative dei paesi nuovi.

A Taiwan il cambiamento politico fu ancora più netto, giacché il Kuomintang, il partito nazionalista di Chiang Kai-shek, al potere dal 1949, dopo un’iniziale resistenza e repressione dei movimenti per i diritti politici, finì coll’accettare la concorrenza del Partito democratico progressista di Chen Shui-bian, che sconfisse i nazionalisti nelle elezioni del 2000, restando al governo fino al 2008. In quell’anno, nuove elezioni travolsero il governo del presidente Chen Shui-bian, a causa di un clima politico dominato dagli scandali e dalle denunce di corruzione, sfociando, dopo il ritorno del Kuomintang alla guida del paese, nel processo a carico dell’ex capo di stato.

Oggi, le classifiche internazionali pongono la Corea del Sud e Taiwan fra i regimi democratici. I parlamenti sono elettivi, le elezioni si susseguono a cadenza regolare, esiste il pluralismo dei partiti. Ma naturalmente è tutt’altro che raro, per esempio, che a Taiwan i voti siano oggetto di compravendita attraverso negoziati fin troppo evidenti e scoperti, mentre la corruzione ha imperversato di continuo nell’una e nell’altra nazione. Attorno alle presidenze, si sono costituite poderose incrostazioni di



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.