Olympus - La resa dei conti by Gaia Bortolotti

Olympus - La resa dei conti by Gaia Bortolotti

autore:Gaia Bortolotti [Gaia Bortolotti]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-05-02T22:00:00+00:00


Capitolo 7

– Siamo contentissimi di riaverti a casa Mayumi però… vorremmo sapere cosa sta succedendo – disse Ayame, mentre si sedeva sull'altro lato del divano, al fianco di Atsushi, tenendo tra le mani una tazza fumante.

Dopo il lungo pianto, il clima si era fatto più rilassato. Sembrava che le lacrime versate da Atsushi e Mayumi fossero state versate da tutti, in modo liberatorio.

Mayumi era tornata a sdraiarsi, il ghiaccio sostituito dalle sapienti mani del padre, che le massaggiava la parte dolente. Teneva il capo poggiato sulle braccia incrociate, in modo da poter guardare i presenti e non farsi male al collo.

Nel frattempo, Atsushi aveva tolto la freccia dalla spalla di Emanuele e ripulito la ferita. Fortunatamente la freccia non era entrata troppo in profondità perciò poteva medicarla facilmente. C'era solo un piccolo problema. Il ragazzo non sapeva come cucire una ferita.

Non ebbe bisogno di farlo, fu interrotto da Daphne che si inginocchiò al fianco suo e di Emanuele. Mayumi sentì un leggero "faccio io", prima che si decidesse a rispondere alla madre.

– Hai ragione mamma, vi devo delle spiegazioni. A voi e a tutti gli altri – rispose, facendo un leggero sospiro, preparandosi alla lunga spiegazione che avrebbe dovuto fare.

– Se vuole mia signora possiamo spiegare noi sacerdoti parte della storia, così che voi possiate aggiungere ciò che nemmeno noi sappiamo – si intromise Erse. Tutti i sacerdoti avevano scelto di stare in piedi al fianco dei propri signori, che si erano seduti anche loro, optando per il pavimento.

Mayumi notò come Caroline stava visibilmente tremando per l'attesa, martoriandosi le labbra. Doveva proprio detestare non sapere le cose.

Scosse leggermente il capo, socchiudendo gli occhi nel godersi il massaggio del padre mentre ascoltava passivamente le parole dei sacerdoti che spiegavano il loro ruolo e ciò che sapevano. Si intromisero anche Caroline, Nohea ed Emanuele, che decisero di esporre anche le loro storie.

Mayumi lasciò scorrere tutto, rischiando quasi di addormentarsi a metà del discorso; si riscosse soltanto sentendo la storia di Emanuele. Soprattutto quando sentì il nome "Anna Speranza".

Quindi la prescelta della quale le aveva raccontato Artemide era davvero imparentata con Emanuele. Forse era stata proprio grazie a lei che Ámátheia non era riuscito a entrare completamente nella mente di Emanuele?

Quando conclusero la loro spiegazione, per poco neanche se ne accorse, talmente era assorta nei suoi ragionamenti. Fu soltanto grazie al pizzicotto di Atsushi che era riuscita a riprendersi.

– Ehi! – esclamò lei, guardandolo male. Lui le fece la linguaccia, ridacchiando appena.

Mayumi roteò leggermente gli occhi, prima di mettersi più comoda.

– Vi avviso che sarà un gran delirio, e che devo letteralmente partire dall'alba dei tempi. Da prima che la terra nascesse… – borbottò, avvisandoli.

Poi iniziò a spiegare. Raccontò tutto quello che le aveva detto Artemide, cercando di ricordare tutti i nomi e gli avvenimenti che la dea le aveva riferito. Non fu facile, anche perché dovette spiegare più volte determinati argomenti per i genitori che stavano faticando a seguire il filo del discorso.

Mayumi li capiva, dopo tutto già era un grosso boccone



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