Op-Center by Tom Clancy

autore:Tom Clancy [Clancy, Tom]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General Fiction
editore: ZooG[WSF]
pubblicato: 2013-01-23T16:00:00+00:00

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Martedì, ore 23.40, Seul

Il carro funebre viaggiava a velocità sostenuta verso il campo d’aviazione. In direzione opposta, si notava un intenso flusso di mezzi militari diretti a nord, fuori città.

L’anormale movimento di truppe attirò l’attenzione di Donald, seduto sul sedile posteriore della Mercedes dell’ambasciatrice, che procedeva dietro il carro funebre. Rammentando la telefonata di Bob Herbert, Greg pensò a un probabile aumento della tensione tra i due governi. Non era sorpreso; gli allarmi, così vicino alla DMZ, a Seul erano comuni quanto le videocassette pirata. Tuttavia, quel livello di attività era inusuale. Il numero di soldati in trasferimento indicava che i generali non volevano troppi uomini concentrati in un unico punto, per timore di un attacco missilistico da parte del Nord.

Per il momento Donald era abbastanza indifferente alla cosa. Chiuso nell’abitacolo di un’auto lunga il doppio di una normale, doveva affrontare la realtà: c’era proprio sua moglie nella Cadillac che li precedeva, e lui non l’avrebbe più rivista. Non in questo mondo, almeno. Il carro funebre era illuminato dai fari della Mercedes, e mentre fissava i drappi neri sul vetro posteriore, Greg si chiese se Soonji sarebbe stata felice o seccata di viaggiare su un’auto ufficiale... su quell’auto in particolare. Si ricordò di come sua moglie avesse chiuso gli occhi dopo che lui le aveva raccontato la storia, quasi non volesse crederci.

La Cadillac nera era a disposizione delle ambasciate americana, inglese, canadese e francese a Seul, e rimaneva parcheggiata in quest’ultima quando nessuno ne faceva uso. Fin qui niente di strano, se non che nel 1982 si era sfiorato un incidente internazionale, quando sia l’ambasciatore inglese sia quello francese avevano avuto un improvviso

lutto in famiglia lo stesso pomeriggio, e avevano entrambi richiesto il carro funebre ufficiale. Dal momento che l’auto si trovava di norma nell'autorimessa dei francesi, questi rivendicarono il diritto di usufruirne per primi. Gli inglesi sostennero che, poiché l’ambasciatore francese aveva perso una nonna e l’ambasciatore inglese il padre, il legame parentale più stretto doveva avere la priorità. Al che i francesi, in modo piuttosto discutibile, obiettarono che il loro ambasciatore era molto più attaccato alla nonna di quanto l’ambasciatore inglese non fosse affezionato al padre. Alla fine, per dirimere la controversia, i due diplomatici si rivolsero a delle imprese di pompe funebri, e la vettura ufficiale quel giorno rimase inutilizzata.

Gregory Donald sorrise ricordando che Soonji aveva commentato, sempre con gli occhi serrati: «Solo nel corpo diplomatico una guerra e la prenotazione di una macchina possono avere lo stesso peso». Ed era vero. Non esisteva nulla di troppo piccolo, troppo personale o troppo macabro che non potesse trasformarsi in una vertenza di livello internazionale. Per questa ragione Gregory era rimasto estremamente colpito e anche Soonji lo sarebbe stata quando l’ambasciatore inglese Clayton gli aveva telefonato per porgergli le condoglianze, annunciandogli che le ambasciate non avrebbero usato la Cadillac finché lui ne avesse avuto bisogno.

Non riusciva a distogliere lo sguardo dal carro funebre, benché la sua mente esausta vagasse in uno stato di flusso di coscienza. Ripensava all’ultima volta

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