Parigi-Hammamet by Bettino Craxi

Parigi-Hammamet by Bettino Craxi

autore:Bettino Craxi [Craxi, Bettino]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788852099441
Google: y6zHDwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2020-01-13T23:00:00+00:00


3. Non c’è alcun rapporto ufficiale con gli Stati, ma non è escluso un coinvolgimento di settori istituzionali degli Stati Uniti e della Germania unificata. Per la Germania vi prego di osservare questo grafico interessantissimo: sulla sinistra i territori conquistati militarmente dai nazisti dal 1938 al 1943; sulla destra, le nazioni economicamente invase dal marco dal 1989 sino ad oggi. Se osservate attentamente, sono esattamente le stesse, se si guarda al fronte centro-orientale. La Germania odierna ha, di fatto, invaso di nuovo con la sua potenza economico-finanziaria Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Ucraina, Polonia, Turchia, lambendo pericolosamente anche i territori asiatici dell’ex Unione Sovietica. Ad ovest, le basterà, magari sotto forma di alleanza, annettersi la Francia e il piano di Hitler sarà del tutto attuato, cinquant’anni dopo, senza bisogno dei panzer o di armi segrete. Da segnalare la responsabilità diretta del governo di Bonn, almeno per quanto riguarda la fase iniziale della tragedia, nelle guerre etnico-religiose nella ex Jugoslavia.

Vi prego di riflettere sul “laboratorio jugoslavo”, forse il primo test di un “modello” da internazionalizzare.

4. Il Mucchio non tollera governabilità, stabilità e orgoglio nazionale, al quale contrappone separatismi, regionalismi, sovversivismo. Con ciò evita il pericolo di uno stabile e fruttuoso incontro tra Paesi europei e popoli nordafricani e medio-orientali, un nesso mortale per chi specula sulle tensioni religiose, culturali, politiche di questa parte del mondo.

5. Ghino è nel mirino sin dal caso di Abu Abbas. Non hanno dimenticato il suo comportamento. Il suo “no” secco alle richieste di consegnare Abbas, l’amicizia con Arafat, il sostegno alla causa palestinese. In certi ambienti di Washington, già qualche anno fa, sono risuonate minacce contro il presidente, minacce registrate dal mio servizio segreto.

Una di queste – “Gliela faremo pagare cara” – rende perfettamente l’idea.

Sarebbe la logica dell’occhio per occhio, dente per dente, aggravata dal fatto che il presidente costituiva un ostacolo autorevole al predominio incontrollato delle “grandi famiglie” italiane, agli affiliati alla “trilateral”, ai potentati collegati ai gruppi avventuristici della finanza internazionale.

Basterebbe questo. Ma c’è dell’altro.

L’ideologia troppo patriottica e pericolosamente orientata verso un’Europa dall’Atlantico agli Urali, una sorta di neogaullismo di sinistra che voleva un’Europa tendenzialmente amica del mondo arabo. Ghino considera la Tunisia come la sua seconda patria. Anche questo disturba. Anche questo è considerato un segnale. Ghino non è nato in Tunisia come Séguin, ma è come se lo fosse. I documenti venuti per accidente in nostro possesso dimostrano che lo vogliono morto, per tre ordini di motivi:

Ritengono che possa rivelare qualcosa sui membri italiani di Koros.

Presumono un potere e relazioni forse superiori alla realtà attuale, specie con i Paesi arabi e del Terzo Mondo.

Vogliono, comunque, spazzar via qualsiasi ombra che possa turbare od ostacolare le prospettive in atto e a medio termine in Italia e nella regione mediterranea.



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