Passo a due in corsia by Cindi Myers

Passo a due in corsia by Cindi Myers

autore:Cindi Myers [Myers, Cindi]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858901397
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2012-03-18T23:00:00+00:00


8

Darcy si disse che non aveva motivo di pentirsi per aver ceduto all’impulso di baciare Mike. Ma appena lui e Taylor se ne furono andati, fu assalita dai dubbi. Un conto era baciare Mike, un altro lasciare che Taylor li vedesse.

Dopo tutto lui era stato molto chiaro in quel caffè. Non era interessato a una relazione. E anche lei non era pronta ad avere una storia seria. Aveva agito d’impulso, cogliendo l’attimo, cosa che non era solita fare. Essere finalmente riuscita ad abbattere il muro che si era costruita intorno l’aveva fatta sentire bene. Ma aveva ancora bisogno di proteggersi.

Cercò di chiamare Dave. Parlare con lui, l’avrebbe aiutata a distrarsi. Ma Dave non rispose al telefono. Magari lui e Carrie avevano fatto pace, come sosteneva Taylor.

Ma quando la mattina dopo provò a richiamarlo e lui non rispose, si recò a casa del fratello un po’ preoccupata. Suonò il campanello e bussò con forza. Stava cominciando a pensare di chiamare la polizia, quando la porta finalmente si aprì. Lui aveva la camicia fuori dai pantaloni e non si era fatto la barba, ma… per il resto appariva perfettamente normale.

«Perché ci hai impiegato tanto?» domandò Darcy, entrando. «Mi hai messa in agitazione.»

«Ero in cantina.»

«Ti ho telefonato stamattina. E ieri sera. Non hai mai risposto.»

«Non avevo voglia di parlare» affermò Dave, scendendo la scala, che portava al piano di sotto.

«Dov’è Carrie?» domandò Darcy perplessa.

«Non lo so.»

«Come sarebbe non lo sai?»

«Se n’è andata.»

Darcy si sentì mancare. «Oh, Dave… Ma perché? È per la casa?»

«Pensa ai fatti tuoi, sorellina.»

La cantina era stata trasformata in un laboratorio di falegnameria. L’aria odorava di legno e vernice. Dave si avvicinò al bancone e afferrò un pezzo di legno.

«Che cosa hai detto a Carrie l’altra sera?»

«Per favore, stanne fuori» esclamò Dave con determinazione, infilandosi un paio di occhiali protettivi e mettendo in funzione un tornio.

Darcy rimase a guardarlo, per nulla sconcertata dal modo di fare del fratello. Dave non l’aveva ascoltata quando lei voleva rimanere da sola, subito dopo la morte di Riley e di Pete. Era rimasto con lei, le aveva preparato da mangiare e le aveva passato dei fazzoletti, rifiutandosi di lasciarla affogare nella propria disperazione. Forse quello che era successo con Carrie non erano fatti suoi, ma lei non lo avrebbe lasciato solo.

Dave spense il tornio e prese della carta vetrata, cominciando a levigare il pezzo di legno. «Che cosa stai facendo?» gli chiese Darcy incuriosita.

«Una sedia a dondolo» replicò lui, studiando il legno e levigandolo ancora. «Me l’hanno ordinata.»

«Ma è fantastico!» Il progetto di Dave era di aprire un laboratorio, che vendesse arredamento su misura. «Per chi è?»

«Il nuovo Centro Ostetrico dell’ospedale. Se questa andrà bene, ne ordineranno altre» affermò lui, guardandola negli occhi. E si vedeva che era contento.

«Congratulazioni!» Carrie avrebbe dovuto esserne orgogliosa. Quindi perché se n’era andata?

Lui riprese a levigare il pezzo di legno. «Ho detto a Car che non era il momento migliore per comprare una casa, perché sto risparmiando per il laboratorio.»

«Perché non comprate una casa con un garage, che possa essere utilizzato come laboratorio?»

«Non è quello che voglio.



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