Per amor proprio by Federico Fubini

Per amor proprio by Federico Fubini

autore:Federico Fubini [Fubini, Federico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2019-04-27T22:00:00+00:00


5

QUELLO CHE NON HO SCRITTO DA ATENE

Questa è la storia di settecento bambini scomparsi, che non avevo mai osato raccontare. Se ne parlo adesso, è perché gli eventi trascorsi nel frattempo in Italia mi stanno obbligando a tornare sulla mia omissione, cercando di capire da dove nasca e perché. Sappiamo tutti che ogni gesto negato ha sempre dietro di sé ragioni più o meno opache ed è solo quando le si affronta che si può iniziare a capire qualcosa di più con un minimo di onestà. Magari a quel punto si riescono a collegare meglio le nostre convinzioni con il nostro posto nel mondo, in quanto individui o come comunità nazionali.

Dunque riparto da una storia che avevo deciso di non raccontare, un po’ come in un gioco per bambini si smonta una costruzione sbilenca per provare a ricomporne i pezzi.

I settecento bambini sui quali avevo intenzionalmente sorvolato non sono italiani. Sono greci o nati in Grecia da genitori migranti. Sono persone delle quali non ho potuto fare a meno di notare la mancanza, scorrendo una massa di dati sulla natalità e sulla mortalità nei diversi paesi europei. Salvo che quei neonati non erano semplici astrazioni statistiche: erano stati figli di qualcuno in carne e ossa e adesso non ci sono più. Sono, purtroppo, morti.

Se prendete la banca dati di Eurostat, il servizio statistico dell’Unione europea, capirete immediatamente quel che voglio dire: la Grecia è il solo paese del continente che fra il 2008 e il 2016 – l’ultimo anno su cui disponiamo di dati al momento in cui scrivo – abbia conosciuto un aumento sistematico dei tassi di mortalità infantile. Sto parlando, in termini tecnici, dei decessi di persone entro i dodici mesi di età. Si tratta di un indicatore che trascina con sé una notevole quantità di implicazioni e rivela qualcosa, tra l’altro, del grado di civiltà e di tenuta di uno spazio politico. Il tasso di mortalità infantile, per esempio, permette meglio di ogni altro segnale di prevedere l’insorgere di quel fenomeno che convenzionalmente chiamiamo «Stato fallito». Lo hanno mostrato una ventina di anni fa Gary King dell’Università di Harvard e Langche Zeng dell’Università di California a San Diego: l’aumento dei decessi fra i bambini piccolissimi è il dato che più spesso si associa al degrado istituzionale che porta a quel collasso di sistema che definiamo Stato fallito. Seguite quell’indicatore e capirete dove va un paese. La Grecia è per fortuna lontanissima dalla soglia critica, perché rimane su livelli ancora pienamente occidentali. Non è uno Stato fallito, e tantomeno lo è l’Italia, naturalmente, o qualunque altro nell’Unione europea, mentre lo sono per esempio la Somalia o la Libia. Eppure negli ultimi anni la direzione di marcia della Grecia è stata sbagliata.

Nella penisola e tra gli arcipelaghi ellenici l’aumento della mortalità infantile è stato precisamente del 55%. Mi riferisco in particolare al periodo di nove anni a cavallo della crisi economica e dell’applicazione delle condizioni richieste ad Atene dai suoi creditori istituzionali, i governi dell’Unione europea e il Fondo monetario internazionale.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.