Pericolo sulle punte by Helen Lipscombe

Pericolo sulle punte by Helen Lipscombe

autore:Helen Lipscombe
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-06-08T12:00:00+00:00


15

«L’Odette»

Spencer si tira su il cappuccio. «Ricordamelo di nuovo, Kydd. Perché abbiamo scambiato la colazione con un’escursione mattutina?»

«Sì, e dove stiamo andando?» gli dà man forte Lottie. «Non mi sono mai addentrata tanto nella macchia.»

Qualcosa fruscia nel sottobosco. Mi guardo alle spalle e mi pulisco gli occhi dalle gocce di pioggia. «Devo dirvi qualcosa. Pensate che qualcuno possa sentirci qui?» sussurro.

«Ne dubito» risponde Lottie, «ma non si sa mai. Del resto, siamo monitorati ininterrottamente e Merv è paranoico proprio per questo. Ma… che c’è, Milly?»

«Ancora un attimo e vi spiego.»

Lottie mi mette il suo cignoPhone davanti alla faccia. «Cavolaccio! Milly, che cosa ti è successo al mento?»

Sbatto le palpebre. «Niente.» Ho cose più importanti di cui preoccuparmi, in questo momento, rispetto a Danny Debello. «Ieri, a lezione, sono caduta: è stato un incidente.»

Faccio qualche passo, ma Lottie non mi segue. «Se qualcuno ti sta dando fastidio, posso dirgli due paroline.»

«Due paroline? È il sinonimo malese, mandarino o qualche forma dialettale londinese per un pugno sul naso?» domanda Spencer.

Lottie lo ignora. «Cosa c’è, allora, Milly? Chiunque ti stia creando problemi sarà nei guai fino al collo. Oh, ascolta!»

Uno sgocciolio familiare mi riempie le orecchie. Mi arrampico sull’albero caduto e aspetto che loro due mi raggiungano. «Bene, eccoci qui.»

Lottie individua per prima la barca. C’è un nome un po’ scrostato su una fiancata.

«L’Odette» legge lei a voce alta. «Come il Cigno Bianco.» Lottie indica la rimessa per le barche. «Non l’avevo mai notata, non sapevo nemmeno che esistesse.»

«L’ho scoperta mentre stavo scappando da Willow.»

«In realtà, sono stato io a trovarla per primo.» Spencer abbassa il cappuccio e si passa le dita tra i capelli, che restano ritti per qualche istante, prima di tornare nella loro solita posizione perfetta.

«È importante?» commenta Lottie. «Andiamo a ripararci dalla pioggia!»

Ci ammucchiamo all’interno della rimessa. Lottie toglie una lumaca dal tappeto, sul quale poi ci sediamo.

«Allora, qual è il grande segreto?» attacca Spencer. «Spero ne valga la pena per tutto questo.»

La mia voce inizia a tremare. «Si tratta di mia mamma.»

Spencer sbadiglia. «E cioè!»

Lottie gli rifila un calcio a un piede. «Non l’hanno ancora trovata, giusto?»

«Non si tratta di questo.»

«Allora, vuoi spiegarci?»

Per un momento, mi blocco. Raccontare tutto a Lottie e Spencer lo renderà ancora più reale. «Lei è una spia.»

«Tua madre è una cavolo di spia?»

Spencer spalanca la bocca. «Pazzesco. È così fico. Mia madre è una designer d’interni. Sai quanto è noioso stare lì a fissare la vernice che si asciuga?»

«È più di questo, Spencer. La signorina Celia mi ha detto che la mamma è O. Lei è il capo della signorina Celia. È il capo di tutti!»

«Stai scherzando» dice Lottie.

«Mi piacerebbe. La signorina Celia ha detto che è stata rapita per questo motivo. La nostra missione è salvarla.»

Un ragno cammina su un piede di Spencer. «Rapita? Non ha niente a che fare con Ivan, vero?»

«E invece sì, Spencer. Mi dispiace, ma è così. Lui e la mamma frequentavano insieme la Casa dei Cigni e questa è una vendetta di Ivan.»

«Cavolaccio» esclama di nuovo Lottie.

«Be’, è imbarazzante sapere che il mio mentore ha rapito tua madre e tutto il resto…» dice Spencer.



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