Perry Mason sul filo del rasoi by Erle Stanley Gardner

Perry Mason sul filo del rasoi by Erle Stanley Gardner

autore:Erle Stanley Gardner
La lingua: ita
Format: epub
editore: Arnoldo Mondadori
pubblicato: 1980-05-14T16:00:00+00:00


XI

Mason aprì la porta del suo ufficio, entrò e gettò il giornale sulla scrivania: «Salve, Della. Da quanto tempo è qui?»

«Un quarto d’ora, venti minuti.»

«Drake non s’è fatto vivo?»

«Ha un mucchio di notizie da darle. Ha detto di chiamarlo non appena arrivato.»

«Come sta?»

«Male. È rimasto in piedi tutta la notte, e, a forza di panini imbottiti e di caffè, ha fatto indigestione. Dice che ha preso troppo bicarbonato, e gli par d’essere un biscotto.»

«Buon vecchio Paul!» commentò Mason. «Sempre lo stesso. Lo avverta che sono qui, Della. Vediamo cos’ha da comunicarci.»

La ragazza telefonò e, dopo qualche istante, l’investigatore bussava alla porta nel suo solito modo convenzionale.

Della gli aprì, e Drake entrò, gli occhi cerchiati e il viso pallido.

«Hai suscitato un bel putiferio, a Pine Haven» disse a Mason.

«Che cosa è successo?»

«Il tenente Tragg è là che frigge.»

«Cerca indizi?»

«Cerca di scoprire cosa sei andato a fare, tu, in quell’ameno paesello.»

Mason sorrise. «Finché riesco a indurlo a corrermi dietro, sono a posto. Cos’hai fatto, con le impronte che ti ho lasciato in ufficio ieri sera?»

«Di chi sono?»

Mason scosse la testa. «Ah, Paul, cattivone! Non devi farmi certe domande, quando sai che le risposte ti metterebbero nell’imbarazzo; non voglio metterti al corrente di cose che ti conviene ignorare.»

«Be’, ho chiamato l’esperto in impronte digitali» disse Paul «e gliele ho fatte classificare. Poi ho pescato un amico, capo della polizia in una cittadina dei dintorni, che per farmi un favore ha acconsentito a trasmettere la classificazione all’F.B.I.»

«E hai già saputo qualcosa?»

«Per ora no, ma la risposta dovrebbe arrivare da un momento all’altro… Se le impronte sono registrate, intendiamoci. Dimmi, Perry, non appartengono, per caso…?»

La voce di Drake si spense nel silenzio.

«Sì?» fece Mason.

«Forse è meglio che io non lo sappia» concluse l’investigatore. «Parliamo d’altro. La polizia ha scoperto da dove viene la pistola. È stata comperata da George Belding Baxter, che l’ha data alla sua governante due settimane fa.»

«Come si chiama questa governante?»

«Minnie Crowder.»

«E il delitto è stato compiuto nella sua serata libera?»

«Precisamente.»

«Cos’ha fatto, di quella pistola?»

«Baxter gliel’ha data quindici giorni fa. Circa una settimana dopo, la donna l’ha perduta: l’aveva nella tasca del cappotto. Ha avuto paura di dirlo a Baxter, perché lui, in un primo tempo, non era stato molto del parere a comperarle un’arma; le aveva appunto detto che senza dubbio l’avrebbe perduta, e che sarebbe stata una seccatura perché qualcuno avrebbe potuto trovarla e usarla per commettere un delitto.»

«E che ne è stato, della pistola?»

«Non si sa. Le è caduta dalla tasca mentre la Crowder faceva una passeggiata e teneva il cappotto sul braccio.»

«Il delitto è stato commesso proprio con quella pistola?»

«Pare. Non l’hanno ancora detto ufficialmente, ma ci sono novantanove probabilità su cento che sia così.»

«George Belding Baxter afferma d’aver comperato quell’arma e d’averla affidata alla governante perché potesse difendersi.»

«Paul, devo prepararmi all’udienza preliminare» disse Mason. «Devo, anzitutto, mandare delle citazioni. La prima la consegnerai a George Belding Baxter: voglio che compaia come testimone a difesa.»

«Vuoi chiamarlo a deporre? Ma non puoi!»

«No? Perché?»

«Mio Dio, Perry, ragiona! È un multimilionario, ha interessi in tutto il Paese; per di più deve partire per Honolulu.



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