Piranha by Clive Cussler Boyd Morrison

autore:Clive Cussler, Boyd Morrison [Clive Cussler, Boyd Morrison]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Action & Adventure, Fiction
ISBN: 9788830445833
editore: Longanesi
pubblicato: 2016-06-08T22:00:00+00:00

25

Maria Sandoval si strinse con cautela la manica strappata dal maglione intorno al braccio sinistro, dove si era tagliata saltando attraverso il vetro. Il rudimentale bendaggio era inzuppato di sangue, ma Maria non voleva bloccare la circolazione e trovarsi con un braccio inutilizzabile.

Quando si era lanciata dentro l’oblò, aveva fatto un volo di tre metri, finendo contro la parete interna di una cabina. Doveva essere rimasta seduta lì per cinque minuti. Nella sua mente rivedeva la morte di tutto il suo equipaggio mentre cercava di spiegare razionalmente l’attacco, analogo a quello che doveva essere stato sferrato contro le altre navi della società. Questi non erano pirati, non se non prendevano ostaggi. Evidentemente il loro scopo era affondare la nave con lei a bordo, e non si sarebbero arresi solo perché lei era riuscita a compiere il miracolo di salvarla.

Non poteva tornare alla plancia per comunicare la sua situazione via radio. Se gli aggressori fossero saliti a bordo della nave, quello sarebbe stato il primo posto in cui sarebbero andati. Dopo essersi occupata della sua ferita, Maria cercò un nascondiglio finché non fossero arrivati i soccorsi.

Data la sua inclinazione estrema, la nave che conosceva alla perfezione adesso le era estranea. Doveva continuare a ricordare a se stessa che quello che era sempre stato il fianco sinistro adesso era in basso e ciò che era sempre stato il fianco destro era in alto.

Le cabine dell’equipaggio, compresa quella in cui si stava rifugiando ora, la cucina, la mensa e gli uffici, si trovavano tutti su un solo piano, nel settore che ospitava gli alloggi in cima alla nave dietro la plancia. Tutti i ponti sottostanti erano dedicati al carico o alle apparecchiature per farla muovere.

Maria voleva aumentare il più possibile la distanza tra sé e la plancia, così si calò nel corridoio. Il piede le scivolò sulla maniglia della porta dalla parte opposta, che si aprì di scatto, e la stanza buia al di sotto fu sul punto di inghiottirla. Riuscì a fermarsi all’ultimo e crollò in ginocchio accanto all’enorme cavità.

Costringendosi ad alzarsi, si fece strada lungo il corridoio verso poppa. Il suo primo ostacolo fu un passaggio le cui doppie porte erano chiuse. Per superarle, avrebbe dovuto calpestare i battenti. Il telaio nella parte alta era troppo stretto per essere usato all’attuale inclinazione della nave. Due leggeri colpi con il piede confermarono che avrebbero tenuto. Maria attraversò, praticamente certa che si sarebbero aperti di scatto verso l’interno, facendola precipitare per trenta metri, fino alla parte opposta della nave.

Durante la sua traversata sentì un elicottero e pensò di essere in salvo, ma degli spari spaventarono il pilota del velivolo, allontanandolo prima che Maria potesse tentare di stabilire un contatto.

Dopo qualche altro balzo sopra le porte aperte delle cabine, Maria arrivò in fondo al settore degli alloggi in cima alla nave. Aveva tre opzioni: nascondersi in una delle stanze davanti alle quali era passata, uscire all’aperto sul ponte oppure cercare di farsi strada giù per le scale, dove avrebbe potuto nascondersi tra le migliaia di auto nelle stive del carico.

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