Profumi perduti: La trilogia tedesca by Charlotte Link

Profumi perduti: La trilogia tedesca by Charlotte Link

autore:Charlotte Link [Link, Charlotte]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Romance, Historical
ISBN: 9788863808797
Google: gzLhAwAAQBAJ
editore: Corbaccio
pubblicato: 2014-07-08T22:00:00+00:00


dieci metri di distanza sulla strada sterrata e osservavano l'inferno con occhi sgranati, non si era salvato nessuno.

«Alain» disse Claire, «dobbiamo scappare !»

L'aereo virò, allontanandosi sempre più, fino a diventare un puntolino nel cielo azzurro. Le fiamme divampavano alte dal veicolo.

Al momento non c'era nessun pericolo incombente, ma Claire aveva imparato che nella Francia occupata non poteva esistere una situazione veramente sicura e così si mise a correre per i campi, inciampando e barcollando, perché aveva le mani legate dietro la schiena e faticava a mantenersi in equilibrio. Alle sue spalle sentiva il respiro affannoso di Alain.

«Non ce la facciamo» ansimò lui. Era un ragazzetto piccolo e magro, ma con un coraggio da leone, un patriota appassionato. Lo avevano torturato quasi a morte, lasciandogli tra l'altro due costole rotte. Pativa dolori indicibili.

«Non dire sciocchezze, Alain» lo rimproverò Claire.

Raggiunsero un boschetto e solo qui, al riparo della vegetazione, si fermarono. In lontananza vedevano la colonna di fumo nero che si alzava dal camion in fiamme.

«Dobbiamo liberarci dalle corde» disse Claire. La sua mente era più lucida di quella di Alain e l'istinto le diceva che cosa fare.

Si misero schiena contro schiena e Alain, che riusciva a muovere meglio le mani, provò per primo ad allentare la fune intorno ai polsi di Claire. Visto che tuttavia non poteva essere troppo delicato con le ferite di Claire, lei fu sul punto di perdere i sensi per il dolore, e per non gridare si mordeva a sangue le labbra. Impiegò un'ora a liberarla e poi si sdraiarono sull'erba, per riprendersi dalla fatica. Claire si osservò le mani piena di raccapriccio, poi si diede da fare per liberare Alain. Anche stavolta ci volle quasi un'ora.

«E ora?» chiese Alain.

Claire aveva una sola risposta. «Andiamo da Phillip, mio marito.»

«È lontano?»

«Non molto.»

Alain scrollò la testa. «Non ce la faccio, Claire. Ho bisogno di un dottore. Questi dolori mi uccidono. Non resisterò per più di un'ora.»

Aveva un colorito giallastro, le labbra diafane. Claire comprese che

non avrebbe resistito ancora per molto.

«D'accordo. Cercheremo di arrivare al villaggio più vicino.

Troveremo aiuto. Avrai il tuo dottore, Alain.»

«E tu?»

«Io voglio andare a casa. Nient'altro.»



Aveva lasciato Alain da un dottore e poi si era messa in cammino verso St. Maurin. Una forza irresistibile la spingeva verso Phillip. Si sentiva come una bambina piccola e fragile, bisognosa di braccia forti e di una voce confortante. Jean era morto, lei era stata torturata e aveva visto i suoi migliori amici morire o diventare pazzi. Voleva raggomitolarsi su se stessa e appoggiare la testa sulla spalla di qualcuno. Voleva dormire, dormire, dormire, e quando si fosse svegliata, Phillip doveva essere con lei e posarle una mano sulla fronte.

Era la sera di un assolato giorno di fine estate quando raggiunse la fattoria di famiglia. Dal mare spirava un vento fresco verso l'entroterra e nel giro di un'ora sarebbe scesa la notte e la nebbia si sarebbe alzata dai campi. Già da lontano Claire vide gli alberi da frutto piegati sotto il peso del raccolto e i fiori variopinti che accendevano il giardino.



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