Punto Di Rottura (Rexford e Charlotte) by Kristel Ralston

autore:Kristel Ralston [Ralston, Kristel]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781719462099
Google: AHgcuAEACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2018-05-23T00:00:00+00:00

CAPITOLO 12

Quando raggiunse il campo, Rexford era già lì a provare il servizio. Charlotte rimase a guardarlo per un istante. I suoi movimenti sembravano una danza preparata con cura ed eleganza. Il modo di stendersi, lanciare la palla e colpirla, mettendo a fuoco l’altro lato, la ipnotizzava. Forse per qualsiasi spettatore sarebbe risultato un movimento abituale dello sport, ma lei analizzava tutto. E ora che conosceva Rexford in un modo più intimo, il desiderio l’attraversò, sorprendendola.

In teoria, visto che aveva dormito appena, avrebbe dovuto essere stanca. Invece succedeva il contrario. Si sentiva più vivace che mai. Voleva vincere a tutti i costi. Voleva ritirarsi dallo sport a testa alta e con un trofeo in mano. Poi si sarebbe dedicata a creare un progetto benefico, ma, soprattutto, a lavorare per il suo marchio di abiti di lusso per donne. Si divertiva con i disegnatori della linea sportiva giovanile che dirigeva, anche se preferiva qualcosa di suo. Le sue creazioni. Approvare o disapprovare quelle degli altri le sembrava noioso e anche demotivante. Tutto questo sarebbe cambiato.

Purtroppo, con la sua indipendenza dal tennis sarebbe arrivata anche la fine del contratto con Rexford. Sarebbe dovuto accadere, ma non ne avevano mai parlato. Anche se, apparentemente, era implicito che il Miami Open rappresentasse la fine delle responsabilità di Rexford come suo allenatore. Aveva smesso di essere il suo tutore nel momento in cui si erano sposati.

Presumeva che lui credesse che rinunciare al tennis era un capriccio. Non lo era, per niente. Non aveva idea di come affrontare di nuovo l’argomento senza generare una discussione. Anche se, l’ultima volta in cui gliene aveva parlato, lui si era dimostrato meno insistente davanti alla sua solita idea di non farlo.

Diverse volte Rexford le aveva detto di non mettere da parte il tennis, che disponeva del potenziale per avere maggiore successo, di dargli un’altra opportunità. Ma lei gliene aveva date troppe, e mentre passavano i tornei sentiva che la possibilità di fare carriera in qualcosa che la soddisfacesse veramente andava diminuendo. Farsi un nome nell’industria della moda non era affatto facile. Poteva arrivare a qualunque età, si, ma le conoscenze non si accumulavano dalla sera alla mattina e lei non voleva essere una dilettante che arrivava in pompa magna, per poi cadere a terra senza la possibilità di alzarsi.

Dopo la moda, aveva richiamato la sua attenzione anche l’idea di fare la modella per finalità commerciali. La affascinava. Erano due strade tra cui scegliere, e non avrebbe potuto meditare con calma se non avesse potuto usufruire di un po’ di tempo lontana dai campi. Una volta ritirata, non sarebbe tornata a giocare da professionista. Non era facile abituarsi all’idea. Anche se suo padre aveva i soldi, e ora li possedeva lei, era abituata a dei colpi emotivi più difficili. Per esempio, rimanere orfana durante una fase in cui avrebbe avuto più che mai bisogno dei suoi genitori.

—Arrivi tardi —disse Rexford quando la vide.

Charlotte aprì la sua borsa Babolat, e prese la racchetta della stessa marca.

—Wow, buongiorno anche a te —rispose con un sorriso.

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