Quando il ferro costava piu dell'oro by Alessandro Giraudo

Quando il ferro costava piu dell'oro by Alessandro Giraudo

autore:Alessandro Giraudo [Giraudo, Alessandro]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2023-04-13T22:00:00+00:00


L’argento copre il deficit spagnolo

La scoperta delle miniere di Zacatecas e Potosí permise di aumentare la produzione d’argento, che crebbe notevolmente quando venne scoperto il mercurio delle miniere di Huancavelica, nelle Ande (1564). L’argento prodotto, però, era appena sufficiente a coprire le enormi spese militari di Carlo V e Filippo II e gli esborsi di un impero che consumava sempre più risorse. Questo impero tentacolare, che cresceva a vista d’occhio, andava dalle Filippine alle Fiandre, da Milano a Napoli, dalla Penisola iberica alle Indie occidentali (Messico-Caraibi-Perù), divorava una quantità immensa di risorse, che non potevano essere garantite dalla sola produzione spagnola. Nel settore degli armamenti, Madrid fu costretta a ricorrere alle armi prodotte in Italia e in Germania. Solo nel 1540 vennero creati il primo nucleo di un arsenale di artiglieria a Siviglia e una fabbrica di esplosivi a Granada (1572); nel 1593 fu fondata la Real Fábrica de Armas e solo all’inizio del 1700 Filippo V avviò la costruzione di tre arsenali navali. Il Paese importava molti cereali dalla Pianura Padana e dalle regioni baltiche, metalli dal bacino tedesco, tessuti italiani e fiamminghi e cotone egiziano: era uno dei principali clienti delle grandi industrie manifatturiere del lusso di Italia, Germania e Francia. Nel 1560 l’economista e giurista Jean Bodin scrisse che la Spagna non poteva vivere senza la Francia, da cui era costretta a importare molte materie prime, alimenti, prodotti industriali e artigianali.

I beni di lusso arrivavano da città e regioni ben precise: i libri da Venezia, Basilea e Amsterdam; vetri e specchi da Venezia, così come i merletti, cui andava aggiunta la produzione fiamminga; seta da Milano (Como) e – via Manila con il galeone – direttamente dalla Cina; orologi dalla Svizzera e da Londra; tappeti e scarpe dal bacino persiano. La domanda di beni di lusso esplose con la nascita di una nuova classe sociale che vedeva le proprie casse rimpinguarsi con le ricchezze delle Indie: nuovi ricchi assetati di consumi costosi. La Spagna produceva pochissimi prodotti per l’esportazione verso le Indie (lana e alcuni metalli), per lo più esportava prodotti arrivati dalle Indie: la cocciniglia per produrre il colore rosso, l’indaco per il blu, piante medicinali come il guaiaco contro la sifilide, un prodotto così ricercato che i Fugger ottennero il monopolio della sua distribuzione in Europa, e il chinino (febbrifugo, analgesico e antimalarico), noto come erba dei Gesuiti. Ma la bilancia commerciale era ancora in negativo.



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