Quel che resta by Leonardo Ligustri

Quel che resta by Leonardo Ligustri

autore:Leonardo Ligustri [Ligustri, Leonardo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: DelosDigital
pubblicato: 2021-11-16T00:00:00+00:00


* * *

Un brivido, odore di bruciato, odore di polvere, gusto di ferro, gusto di sangue. Tremo, schiacciato dal gelo. Rantolo, sputo, apro un occhio. Il buio avvolge ogni cosa e il freddo la stritola.

Muovo un braccio e la schiena grida. Mi sembra di avere cocci di vetro conficcati ovunque. Sputo sangue e qualcos’altro. Un sasso, un dente, non importa. Punto un gomito sull’asfalto e cerco di alzarmi. Trascino le gambe verso il torace per sedermi. I piedi mi fanno un male del diavolo, ci passo sopra una mano per massaggiarli e mi accorgo di essere senza scarpe. Se le sono prese, cazzo.

Le dita sono congelate, mi sembra di toccare una statua. Mi passo una mano sul volto e sento un rigonfiamento molliccio al posto dell’occhio che non riesco ad aprire. La testa mi ronza, ma la schiena è peggio. Sembra che qualcuno abbia preso una trave di legno, l’abbia avvolta nel filo spinato e me l’abbia ficcata su per il culo, fino al cervello.

Cerco di alzarmi ma le gambe si rifiutano di reggermi. Cado a terra di nuovo, urlo, ringhio contro il cielo indifferente. Mi trascino per qualche metro e cerco di rimettermi in piedi. Muovo qualche passo incerto, i piedi mi mandano fitte allucinanti, come se camminassi su un tappeto di chiodi.

La medicina? Dov’è?

Ficco una mano nei pantaloni pregando che non l’abbiano trovata. Con le dita intorpidite tocco un lembo di plastica che esce appena dalle mutande. Meno male che mi hanno portato via solo le scarpe.

Mi guardo intorno, confuso. Dietro di me l’asfalto è coperto di sangue; una pozza scura, incollata alla strada. Cristo non pensavo che ci fosse così tanto sangue dentro a una persona. Poco distante una macchia più piccola. Bucky. È lì che lo hanno macellato.

Mi avvicino barcollante, e cado in ginocchio ai piedi della piccola chiazza. Non sarà neanche un metro. Un ciuffo di pelo color crema e un grumo indefinito che galleggia nel sangue è tutto ciò che rimane di lui, di quello che era. Una pozzanghera, sulla terra grigia, impastata dalla polvere che vaga senza sosta. Tutto il resto è destinato al nulla che avanza. Ed è solo colpa nostra.



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