Renzi Matteo - 2013 - Fuori! by Renzi Matteo

autore:Renzi Matteo [Renzi Matteo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, General
ISBN: 9788858644911
Google: u0byu7caIL8C
editore: Bur
pubblicato: 2013-05-21T22:00:00+00:00

Quattro tabù

«Avete un immenso mondo nuovo davanti, totalmente aperto davanti a voi, che terrorizza solo chi lo guarda con occhi vecchi, al riparo dei suoi privilegi.»

Edoardo Nesi

«A un operaio bravo, uno che conosce il mestiere, puoi dare anche duemilacinquecento euro netti al mese per cucire in un certo modo. Ma se quello la sera in discoteca non imbrocca perché il lavoro manuale non fa fico, io non trovo nessuno che abbia voglia di provare a imparare.» La sintesi è quasi brutale, opera di uno degli imprenditori della moda di alta qualità che cresce a doppia cifra. Lo ospito a Palazzo Vecchio insieme a suoi colleghi del settore, gente interessante, in una chiacchierata nata per capire dove stia realmente andando l’economia, non solo fiorentina. E per ascoltare persone che vivono in prima linea il difficile momento che stiamo attraversando. Mi sorprende questo riferimento all’immagine e all’apparenza, più che alla sostanza del lavoro. Ma del resto non posso dimenticare come la Silicon Valley sia diventata la capitale dell’innovazione. Grazie alla presenza delle migliori università, certo. Grazie a una cittadinanza dinamica e aperta, chiaro. Ma anche grazie al fatto, meno banale di quanto possa apparire, che i migliori cervelli venivano attratti in loco anche dalla possibilità di vivere la spiaggia californiana nelle pause dallo studio o dal lavoro. Detto in modo semplice: un’impresa funziona meglio se il posto in cui opera è intrigante e suggestivo.

Non voglio dire che l’opportunità di fare surf sia più importante del piano industriale di un’azienda, ma è innegabile l’importanza dell’appeal che un luogo riveste per chi vi deve lavorare. Che si mangi o no con la cultura, è necessario che il territorio sia capace di arricchire con il suo fascino l’impresa e il mondo del lavoro. È quello che penso tutte le volte che incrocio una bottega artigiana in Firenze e ne ammiro la tradizione e la vivacità. Ma gli artigiani stessi, quelli che ancora ci credono, sono i primi a sapere che se non riusciremo a ridare dignità e fascino al lavoro manuale i ragazzi rifiuteranno sempre di continuare una delle tradizioni più belle della città.

Mi domando spesso – al di là di Firenze, oltre Firenze – che cosa le istituzioni debbano mettere in atto per venire incontro alle esigenze dell’economia di oggi. In un mondo che corre a una velocità stratosferica mi chiedo quali siano davvero i compiti della politica. Perché in fin dei conti ridare valore alla politica nel rapporto con le aziende e con i mercati, nell’epoca attuale, è un atto etico. Oltre che una priorità. Oggi due agenzie di rating possono decidere da sole se dichiarare o meno la fine di un Paese. Le stesse agenzie di rating che peraltro hanno molto da farsi perdonare per la crisi finanziaria degli ultimi anni: sono loro che invitavano a scommettere su banche, magari tecnicamente già fallite. L’immagine dei ragazzi di Lehman Brothers ha già lasciato il terreno della cronaca per passare a quello della storia: è un modello sociale, culturale e civile che salta e

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