Rischiare grosso by Nassim Nicholas Taleb

autore:Nassim Nicholas Taleb [Taleb, Nassim Nicholas]
Format: epub
pubblicato: 2018-10-10T22:00:00+00:00

Abbiamo visto finora che il requisito del celibato dimostra chiaramente che la società, per le azioni compiute da un individuo, ha sempre implicitamente penalizzato un certo gruppo. Di solito la minaccia non è esplicita, nessuno dirà mai: «Se criticherai le grandi aziende agrochimiche me la prenderò con la tua famiglia». Eppure è questo che concretamente si fa quando si minaccia qualcuno di costringerlo a ridurre il numero dei pacchi che i suoi cari troveranno sotto l’albero di Natale o la qualità dei cibi nel frigorifero di casa.

Io sono pieno di soldi e posso anche ritenermi del tutto indipendente (anche se sono sicuro che la mia indipendenza non c’entra nulla con le mie finanze). Ma le conseguenze delle mie azioni rischiano di ricadere su coloro che mi stanno a cuore: chi vuol colpire me potrebbe prendersela con loro. Nella campagna scatenata contro di me dai giganti dell’agrochimica, le agenzie di pubbliche relazioni pagate per screditare chi parla di possibili rischi dell’agricoltura transgenica non potevano attaccare le mie basi di sussistenza economica. E nemmeno potevano affibbiarmi l’etichetta di «antiscientifico» (che è uno dei loro cavalli di battaglia), vista la mia lunga storia di interventi fondati sul rigore probabilistico della scienza, espressi in linguaggio tecnico e noti ai vari milioni di persone che comprendono i miei ragionamenti. Insomma, era tardi per provare a colpirmi così. E quando hanno provato a far credere che alcune frasi dei miei libri – opportunamente selezionate e staccate dal contesto – suonassero simili a quelle del guru new age Deepak Chopra, qualcuno avrà pensato che Chopra fosse un logico, per lo stesso principio del regolo di Wittgenstein:8 quando uso un regolo per misurare un tavolo, sto misurando il regolo o il tavolo? Insomma, quando qualcuno traccia analogie forzate, di solito scredita se stesso, più che il suo bersaglio.

Fu così che queste agenzie di comunicazione cominciarono a molestare i dipendenti della New York University, mettendo in piedi una serie di web-mob e sommergendo di email diverse persone, tra cui una segretaria inerme e parecchia altra gente che ignorava persino la mia presenza in quell’ateneo, in cui trascorro al massimo un quarto del mio tempo. Il metodo, insomma, è colpirti dove credono di farti male: perciò, se la prendono con chi è in rapporti con te e sembra più vulnerabile di te. Nella campagna orchestrata contro Ralph Nader nel disperato tentativo di impedirgli di rivelare alcuni difetti delle proprie auto, la General Motors arrivò a molestare sua madre Rose telefonandole alle tre di notte. All’epoca era difficile rintracciare la provenienza di una telefonata. Era chiara l’intenzione di colpevolizzare Ralph Nader per ciò che facevano a sua madre. Ma Rose Nader era a sua volta un’attivista. Quelle molestie la lusingarono, facendola sentire coinvolta nella stessa battaglia.

Ma accanto a «Big Ag», sono orgoglioso di avere anche altri nemici. Qualche anno fa un’università libanese mi offrì un dottorato onorario, che per rispetto decisi di accettare, contravvenendo alla mia abitudine di rifiutare onorificenze: abitudine dettata in primo luogo dal fatto che durante le cerimonie

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