Roberto Costantini by Cenere alla cenere

autore:Cenere alla cenere
Format: epub

«Prova, Latifa, dai.»

Se fossi stata più attenta, avrei evitato questo errore.

Aba annuì.

«Brava. Ormai il congiuntivo per te non ha segreti.»

Latifa si aggiustò le ciocche nere sotto il velo bianco. Era una bella ragazza, anche se il naso aquilino del padre contrastava con gli occhi dolci e la bella bocca della madre.

«Abbiamo una settimana di pausa a scuola. Io e mia madre forse andremo in Italia la prossima settimana. Mi piacerebbe molto conoscere tua figlia.»

«Andrete tutti a Roma? Tu, i tuoi genitori e i tuoi fratelli?»

Latifa sorrise.

«Per fortuna no. Solo io e la mamma, i piccoli rimangono qui con papà. Se tu venissi con noi potresti farmi incontrare i tuoi figli. Forse tua figlia può farmi conoscere Roma.»

Aba decise di essere sincera.

«Mia figlia ha abitudini occidentali e mi sa che non è il tipo di compagnia più adatta per te.»

«Beve alcol, vero?»

Aba cercò di sorridere.

Beve come una spugna, fuma erba, fa sesso con un tizio che ha dieci anni più di lei.

«Beve come tutte le ragazze occidentali della sua età.»

«Per me non è un problema, ma vorrei tanto conoscere Cristina e anche Francesco.»

«Allora ne parlerò con tua madre, Latifa. E se lei sarà d’accordo sentirò se Cristina sarà a Roma la prossima settimana.»

Era il modo di lasciarsi aperta una possibilità per dire di no. Perché non era affatto padrona delle sue decisioni. Doveva chiedere al suo capo, Stefano Lanfranchi. Che poi avrebbe chiesto a Jane Wesbach. Il pensiero di Jane ne portò subito un altro. Fuori dalla finestra, sul prato, i due fratelli maschi di Latifa provavano una mazza da golf mentre la sorellina faceva il bagno in piscina.

Di colpo vide altri quattro bambini, due femminucce e due maschietti che rincorrevano scalzi una palla sgonfia e usavano un copertone di auto per altalena. Erano tutti morti, inceneriti da un missile Hellfire lanciato da un drone su ordine di Jane Wesbach. Ma la colpa era stata anche sua, per un attimo aveva vacillato, aveva pensato che Johnny Jazir fosse il Generale, il terrorista più ricercato al mondo. Niente avrebbe cancellato le conseguenze di quell’errore. Doveva lasciarsi quel pensiero alle spalle.

Ma non era possibile, perché non voleva dimenticare.

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