Sabato champagne by Alice Valeria Oliveri

Sabato champagne by Alice Valeria Oliveri

autore:Alice Valeria Oliveri [Oliveri, Alice Valeria]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2023-01-15T00:00:00+00:00


Capitolo 5

Gelosia

Un impiegato delle poste, vedendo che spedivo una raccomandata con indirizzo Reti Televisive Italiane, una mattina in cui andavo di fretta a prendere un treno per tornare a Roma da Milano, mi ha chiesto se fossi una presentatrice. Mi aveva guardata a lungo con fare inquisitorio, dando per scontato, come molti, che qualsiasi figura professionale graviti attorno a uno studio televisivo sia automaticamente votata allo spettacolo. Non esistono tecnici, autori, fonici ma solo stelle e stelline, mattatori e personalità, e come nel corpo umano le funzioni vitali sono nascoste dalla pelle, anche in televisione è difficile riuscire a scorgere polmoni e sistema nervoso, a meno che non si abbia un po’ di conoscenza della materia.

In realtà, una delle prime cose che mi hanno stupito entrando dentro questo ammasso di funzioni e movimenti, è che quell’impiegato delle poste che stava temporeggiando con la mia raccomandata non aveva tutti i torti: la velleità artistica e spettacolare che muove il primo passo verso quel luogo, se guardi bene, spesso la scorgi anche in persone da cui non te lo aspetteresti mai, magari sotto forma di glorie passate o tentativi a vuoto finiti in una riconversione di intenti. Esiste però, chiaramente, anche una miriade di persone normalissime, senza alcun tipo di sogno se non quello di svolgere il proprio mestiere, che si tratti di saper utilizzare una videocamera professionale o di dover stornare una fattura, e Paolo è uno di loro. Ha cominciato a lavorare per le reti Fininvest quando navigavano con le vele spiegate, in mare aperto, vento in poppa e nessun ostacolo di fronte. Non so esattamente quale sia stato il suo percorso dentro la tv, ma è uno dei pochi ad avere voglia di raccontarmi il suo passato.

«Ma lo sai che io negli anni Novanta avevo questi capelli lunghi, le magliette strappate, la barba… era la moda, insomma, ero grunge» mi racconta dopo la riunione di una puntata del Grande Fratello Vip, mentre andiamo verso le macchinette del caffè. Ora non ha più i capelli lunghi, ma un cespuglio brizzolato e incolto, mentre la barba è rimasta quella della sua giovinezza, lunga e trasandata. «Quindi insomma arrivo ad Arcore per fare le riprese, e gli assistenti di Berlusconi mi dicono subito: “Tu davanti a lui conciato così non ci vai”. Figurati io, ero un ragazzino, non ci capivo nulla, ma mi sono lanciato in camerino per sistemarmi al volo» continua Paolo sistemandosi istintivamente i capelli ancora folti e robusti, mentre il flusso di immagini proveniente dagli studi di Cinecittà ci scorre davanti agli occhi indisturbato, sugli schermi della sua regia. La leggenda narra che Silvio Berlusconi non abbia mai tollerato barba e capelli lunghi, nemmeno tra i suoi calciatori, ai quali faceva nascondere eventuali tatuaggi con maglie a maniche lunghe, come fossero giovani arruolati nelle forze dell’ordine. Neppure il cameraman aveva il permesso di mostrare qualche segno di trasandatezza, e trucco e parrucco erano d’obbligo anche solo per pochi minuti di riprese.

Le riprese a cui allude Paolo nel suo racconto



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