Salvate Il Soldato Ryan by Max Allan Collins

Salvate Il Soldato Ryan by Max Allan Collins

autore:Max Allan Collins [Collins, Max Allan]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


11

Ammucchiando le macerie e scavando delle trincee, i parà della Centunesima Divisione avevano allestito delle difese lungo il perimetro settentrionale del villaggio. Nonostante qualche sporadica scaramuccia a distanza a colpi di fucile, quella sezione di Neuville era relativamente sicura. La vista di alcuni carri armati americani nelle loro postazioni protette da nidi di mitragliatrici fu di conforto per Miller. Con i suoi uomini e quelli del sergente Hill, Miller si accompagnò al capitano Hamill e ai suoi soldati, attraversando i binari della ferrovia.

«Com’era la strada per venire qui?» chiese Hamill.

«Scenografica» rispose Miller. «Abbiamo perso una jeep, un po’ di equipaggiamento, un po’ di munizioni.»

«E un uomo» precisò asciutto il sergente, che marciava accanto a Miller.

Miller finse di ignorarlo, anche se gli dava fastidio che Horvath si sentisse in dovere di fare il Grillo Parlante. Poteva capire che lo giudicassero duro di cuore i novellini appena spediti al fronte, non che lo facesse un veterano come il suo sergente.

Hamill si avvicinò a un macilento tenentino che stava in mezzo ai binari, occupato a dirigere alcuni tank verso le loro postazioni. Miller e i suoi uomini si fermarono mentre il capitano parlava con il tenente.

«Faccia venire qui il soldato Ryan» ordinò Hamill.

«Ryan!» chiamò il tenentino, rivolgendosi ai parà schierati lungo il perimetro difensivo. «Salta fuori!»

Un elmetto sbucò da una trincea, e il soldato sotto l’elmetto venne di corsa, rischiando di inciampare nel suo fucile, e inciampando per davvero sui binari della ferrovia. Quando fu vicino, il suo aspetto apparve non meno goffo del suo modo di correre: occhi molto vicini, brufoli, dentoni sporgenti da castoro, mento sfuggente.

«Sissignore» gemette Ryan, salutando i due capitani con assurda, intensa, formalità. «Soldato James Ryan a rapporto come richiesto, signore!»

Reiben, appoggiato al suo Browning, alzò gli occhi al cielo e disse a Mellish: «Te l’avevo detto che doveva essere una mezza sega».

«Riposo» stava dicendo intanto Hamill. «Il capitano Miller, qui, vuole dirti due parole.»

Ryan aggrottò le sopracciglia, con aria smarrita, come se Hamill gli avesse sottoposto un difficile calcolo da fare a mente. «Signore?»

«Soldato, purtroppo devo darti una brutta notizia» disse Miller, con il tatto necessario.

Il goffo soldatino strinse gli occhi, aggrottando ancora di più la fronte brufolosa. «Signore?»

Miller si sentì a disagio, come se stesse per prendere a calci un cagnetto di pezza. «Non è facile dire queste cose, figliolo, ma è meglio essere chiari. I tuoi fratelli sono morti.»

«Cosa?» Il ragazzo impallidì; aveva l’espressione di uno che abbia incassato un cazzotto alla bocca dello stomaco. Il suo flaccido stomaco.

«I tuoi fratelli non ci sono più... figliolo.»

Ryan si sedette, crollando quasi di schianto, sul deviatore di uno scambio che si trovava casualmente giusto dietro di lui. «Morti... morti, signore? Tutti morti?»

Miller fece un sobrio cenno di assenso. «Siamo stati mandati qui per riportarti a casa, figliolo. La tua guerra è finita.»

«Oh, mio Dio» disse il ragazzo, abbandonando rumorosamente il fucile sui binari, e prendendosi la faccia tra le mani per nascondere le lacrime che sgorgavano copiose, irrefrenabili. Ovviamente, quella guerra comportava drammi e sofferenze per tutti, anche se si cercava di non darlo a vedere.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.